Rallentare il più possibile il contagio. Lavaggio delle mani, uso mascherina e distanziamento sono fondamentali in attesa del vaccino. Massima attenzione soprattutto nei mesi invernali. Per batter il virus non si può puntare solo sugli ospedali. Fondamentale il ruolo dei corpi intermedi». Questo alcuni punti fermi emrsi dalla discussione moderata dal Direttore Generale Fabiola Di Loreto.
Il Presidente Gardini, chiudendo i lavori, ha rimarcato la necessità di «Lavorare per creare un clima di fiducia e di credibilità, perchè il sentiment del Paese è passato da "andrà tutto bene" e dai cori dai balconi alla rabbia sociale. Abbiamo sottolineato già nei mesi del lockdown la necessità di tenere insieme i vari aspetti dell'emergenza: la crisi sanitaria, sociale e sanitaria. Lo Stato non ce la potrà fare da solo. Deve attingere al patrimonio di competenze disponibile nel Paese. Quanto stiamo vivendo - ha concluso il presidente - ci dovrà portare a rivedere il titolo V»
Ha introdotto Giuseppe Milanese, Presidente di Confcooperative Sanità. Sono intervenuti e hanno portato le loro riflessioni i componenti del Comitato Tecnico Scientifico: Anna Palamara, professore ordinario Microbiologia e Microbiologia Clinica “Sapienza” Università di Roma; Alessandra Casuccio, professore ordinario di Igiene dell’Università degli Studi di Palermo; Fabrizio Pregliasco, virologo e ricercatore del Dipartimento di Scienze Biomediche per la Salute dell'Università degli Studi di Milano; Rita Carsetti, responsabile della Diagnostica Immunologica all'Ospedale Bambino Gesù; Salvatore Zaffina, responsabile Servizio medicina del lavoro Ospedale pediatrico Bambino Gesù