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International summit

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Federazione con Confcooperative a “International summit” in Canada

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Tags: Civil Society ,   Cooperatives ,   Frezza ,   Health ,   International summit ,   Quebec City ,   silvia frezza ,   UN ,   Un Goals

ROMA – FederazioneSanità farà parte della delegazione di Confcooperative che presenzierà all’International summit of cooperatives 2016, in programma dall’11 al 13 ottobre a Quebec City, in Canada. Per l’occasione la Federazione sarà rappresentata, su delega del presidente Giuseppe Milanese, dal direttore Silvia Frezza. Due gli appuntamenti principali. L’11 ottobre il Board dell’International health cooperative organisation (Ihco). Diversi gli argomenti all’ordine del giorno, tra i quali l’iniziativa in collaborazione con Euricse per l’indagine ‘Cooperative e mutue sanitarie nel mondo – Un’analisi del contributo alla salute dei cittadini offerto dalla cooperazione a livello globale’. Il 12 ottobre invece, all’interno dei lavori del summit, FederazioneSanità interverrà alla Tavola rotonda ‘Agire con saggezza sui servizi sanitari e sociali – La via delle cooperative’, organizzato con il supporto di Ihco.
In particolare il direttore Frezza interverrà assieme a Blake Wilson, direttore generale della National health Co-op (Australia); Eudes de Freitas Aquino, presidente di Unimed do Brasil (Brasile); Giuseppe Guerini, presidente di Federsolidarietà-Confcooperative (Italia); J. Benoit Caron, direttore generale della Federation des cooperatives de services à domicile et de santé du Quebec (Canada), Simel Esim, capo della Cooperatives unit dell’International labour organization-Ilo (Switzerland); Toshinori Ozeki, vicepresident Hew Co-op (Japan). L’apertura dei lavori è affidata al presidente di Ihco, José Carlos Guisado, mentre il dibattito sarà moderato da Vanessa Hammond della Health care Co-operative Federation of Canada (Hccfc).
“Nel pomeriggio del 12 ottobre- ha spiegato nel dettaglio Frezza all’agenzia Dire- avrà luogo una tavola rotonda a cui prenderanno parte dieci speaker provenienti da alcuni Paesi del mondo nei quali la cooperazione sanitaria si è sviluppata nei diversi ambiti specifici di riferimento. La tavola rotonda avrà come scopo quello di far intervenire i leader del movimento cooperativo per affrontare quelle che sono le tematiche più urgenti e le sfide più importanti per la cooperazione sanitaria e presentare dei casi concreti di innovazione. Innovazione non soltanto in rapporto a forme di imprese innovative nell’ambito della sanità e dell’assistenza primaria, ma anche in relazione all’attività di lobbying, quindi ai partenariati o ai lavori regolamentari e legislativi che si stanno tenendo con le istituzioni pubbliche dei vari Paesi partecipanti. Per cui oltre alla presenza italiana, che per la seconda edizione è stata chiamata ad intervenire con FederazioneSanità Confcooperative, ci saranno interventi dall’Australia, dalla Svizzera, dal Brasile e ovviamente dal Canada, in un momento importante di scambio di punti di vista, ma anche di buone pratiche, che sicuramente permetterà a tutto il tavolo di portare a casa nuove idee e nuove possibilità di ulteriori sviluppi, nonché di partnership con gli altri Paesi”.
“Noi come FederazioneSanità- ha aggiunto Frezza- andremo a trattare tutta l’innovazione che sta portando in campo la cooperazione sanitaria in Italia, sia da un punto di vista regolamentare, per il lavoro in corso con il ministero della Salute, sia da un punto di vista di riscrittura delle regole dell’assistenza primaria, portando al tavolo un caso concreto di sviluppo del nuovo modello di cure primarie nel territorio. Un modello, questo, che è unico a livello mondiale vedendo la partecipazione di cooperative di medici, di cooperative socio-sanitarie e di cooperative di farmacisti che, insieme e integrati, hanno costruito un modello di assistenza e di cure primarie innovative immediatamente accessibili al cittadino, in cui si opera per la presa in carico delle esigenze e delle parti più emarginate della popolazione, o comunque di quelle che hanno maggiore bisogno, come le situazioni di fragilità e cronicità degenerative proprie della popolazione anziana”.

Fonte: www.dire.it