leNOTIZIE

WELFARE IN PROGRESS: LE PAROLE DI GIUSEPPE MILANESE

WELFARE IN PROGRESS: LE PAROLE DI GIUSEPPE MILANESE

“Un ricovero ospedaliero costa 700-800 euro al giorno. Con le stesse risorse si possono assistere 10 persone nel territorio, poiché il bisogno non è più ospedaliero ma extra ospedaliero.”

Categorie: in PRIMO piano

Tags:

Questo il messaggio che Giuseppe Milanese, Presidente di FederazioneSanità Confcooperative, ha voluto lanciare al Ministro della Salute Beatrice Lorenzin, intervenuta al convegno “Cooperazione: welfare in progress” organizzato presso la Sala Aldo Moro di Palazzo Montecitorio a Roma.

In quella stessa prestigiosa sede Confcooperative ha colto anche l’opportunità per presentare il proprio progetto di welfare cooperativo integrato: «La nostra proposta- ha sottolineato il Presidente di FederazioneSanità - vuole costruire insieme ai farmacisti, alla medicina generale e alle cooperative sociosanitarie un sistema di assistenza extra ospedaliera che parta dal basso e che possa portare risposte ai cittadini nel territorio e al domicilio del paziente, poichè il bisogno non è più ospedaliero ma extra ospedaliero». 

Per questa ragione Milanese ha avanzato una proposta a nome della Confederazione: «Ministro Lorenzin visto che Lei è pronta a scommettere con noi per creare un sistema che ponga al centro la persona e la sua salute noi siamo disponibili a costituire un gruppo di lavoro presso il Ministero della Salute nel giro di due, tre mesi, per sviluppare una proposta che possa diventare anche una legge nazionale».

Lorenzin che si è definita una persona «concreta, che alle idee ama far seguire sempre le azioni, il fare» ha subito accolto con favore l’invito, impegnandosi a costituire un tavolo di lavoro.

Nel corso del proprio intervento Milanese aveva analizzato alcuni dati che evidenziano le criticità dell'attuale sistema.

«Per noi il sistema sanitario non ha un problema di risorse, ma di frammentazione e di allocazione delle stesse. Il welfare - ha argomentato Milanese - è qualcosa di essenziale in un Paese in cui gli anziani e gli ultrasessantacinquenni sono un quinto della popolazione e diventeranno un terzo, con il livello della domanda in crescita ed il 38% dei pazienti con una patologia cronica. A fronte di tutto ciò le risorse destinate al sistema si stanno però riducendo; spendiamo meno degli altri paesi e abbiamo ridotto sensibilmente il numero di posti letto ogni mille abitanti e le giornate di degenza. Occorre una fase nuova, perché ormai i cittadini stanno rinunciando alle cure, poiché a fronte della riduzione delle risposte in ospedale, non si sono sviluppate risposte adeguate nei territori. L’unica soluzione è stata quella di creare una legione di badanti, mentre non è stata costruita l’assistenza domiciliare fuori dagli ospedali. Eppure al costo di un ricovero ospedaliero, mediamente 700-800 euro al giorno, si possono assistere 10 persone nel territorio. Qui c’è un deserto dove investono le multinazionali, ma così c’è il rischio che ai propri bisogni i cittadini possano rispondere solo a seconda del proprio portafogli. C'è bisogno di assistenza domiciliare e residenziale. La nostra proposta vuole organizzare una rete di assistenza sul territorio in grado di garantire più servizi, senza per questo fare aumentare i costi, migliorando le prestazioni e creando nuova occupazione.»

Video- Estratto dell’intervento del Presidente Giuseppe Milanese

Tag: