Questa la posizioni di Giuseppe Guerini, Presidente di Federsolidarietà Confcooperative, emersa nel corso del convegno “Cooperazione: welfare in Progress”.
Il Presidente di Federsolidarietà ha infatti sottolineato l'importanza di «costruire un welfare al contempo pubblico, integrativo e mutualistico. Nessuno di questi tre modelli da solo è in grado di reggere la domanda. Dall'unione di questi tre pilastri è invece possibile costruire un welfare più forte che diventi un sistema di investimento».
Per questo Confcooperative propone «la via cooperativa al welfare come soluzione che affianca il pubblico sempre più in affanno: cooperative sociali, medici, infermieri, farmacisti, mutue. Un modello di assistenza sociosanitaria, quindi, costruito attraverso l'integrazione tra le diverse specializzazioni settoriali. Una molteplicità di professioni – conclude Guerini - in grado di prendere in carico i bisogni delle persone, un nuovo servizio di welfare cui il cittadino utente può fare riferimento sul territorio e che già opera per soddisfare le esigenze tanto che oggi questa cerniera multiprofessionale eroga servizi a 7.000.000 di persone.»