Un ringraziamento al Governo per il lavoro finora svolto e alcune specifiche richieste per completare uno dei progetti più ambiziosi iniziati dal governo Renzi e portato avanti da quello guidato da Gentiloni.
E’ il succo dell’intervento con cui il presidente dell’Alleanza delle Cooperative Maurizio Gardini ha aperto questa mattina a Roma il confronto tra governo e cooperative sulla riforma del Terzo Settore.
“Sono diverse le ragioni che ci spingono a sostenere questa riforma che rappresenta un passo storico, una opportunità di sviluppo e di regolamentazione di un comparto fondamentale negli assetti sociali ed economici del paese. Un mondo che necessitava di filtri e controlli per i troppi limbi e le aree grigie non monitorate. La riforma ha il grande merito di disciplinare un settore che ha davanti a sé praterie di crescita e di mercato, perché in tutti gli ambiti del welfare c’è grande richiesta di servizi. Un ringraziamento, dunque, non di rito, ma sincero al governo e agli uffici che sono stati gli artefici di un grande lavoro e di una serie di correttivi fondamentali per la buona riuscita della riforma che ha l’ambizione di coniugare il riordino e lo sviluppo del Terzo settore, con la necessità di rispettare alcuni principi fondamentali del nostro ordinamento”.
Accanto ai ringraziamenti Gardini non ha fatto mancare le proposte, in particolare su alcuni degli aspetti che restano da definire con l’emanazione dei decreti attuativi attesi per i prossimi mesi “I prossimi passi – ha aggiunto il presidente dell’Alleanza delle Cooperative - sono decisivi per sciogliere alcuni nodi nei provvedimenti attuativi. Tra questi assumono importanza cruciale sia le linee guida ministeriali in tema di coinvolgimento dei lavoratori e degli utenti, sia i decreti attuativi del sistema di vigilanza dell’impresa sociale”.
Questioni su cui il sottosegretario al ministero del Lavoro Luigi Bobba e quello alla presidenza del Consiglio, Maria Elena Boschi, non hanno mancato di dare risposte.
“Sappiamo bene - ha detto la Boschi - che il tema dei controlli è una delle questioni fondamentali per evitare distorsioni come quella che voi cooperative subite a causa del fenomeno delle false cooperative. Noi andremo avanti seguendo il metodo di lavoro finora adottato, siamo aperti al dialogo al confronto, nel rispetto dei ruoli, ma siamo convinti che per fare un buon lavoro che porti lontano occorra camminare insieme”.
Non sui controlli ma sulla promozione ha concentrato invece l’attenzione il sottosegretario Bobba. “La riforma ha tra le sue linee guida la promozione di una parte significativa della nostra società e delle nostra economia che merita di essere sostenuta. Una legge nata per creare delle opportunità e proprio per questo necessità del contributo di tutti gli attori coinvolti”
FONTE: www.italiacooperativa.it