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V CONGRESSO NAZIONALE CO.R.TE.

V CONGRESSO NAZIONALE CO.R.TE.
Milanese: L'assistenza primaria rappresenta il livello nevralgico dell’intera organizzazione dei servizi sanitari per la realizzazione degli impegni nella tutela della salute.

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Tags: Assistenza domiciliare ,   Congresso Nazionale Co.R.TE

In questi giorni si sta tenendo, al Palazzo dei Congressi di Roma, il V Congresso Nazionale Co.R.Te.  Il congresso ha lo scopo di prendere in esame l’impatto sulla guarigione delle patologie odierne, tenendo in considerazione, sia l’attuale situazione economica, sia la nuova organizzazione della spesa sanitaria in Italia.

Stamattina, alla tavola rotonda intitolata “Invecchiamento - obesità – diabete e il loro impatto sul wound healing,” ha preso parte ai lavori il Presidente di FederazioneSanità Giuseppe Milanese, intervenendo sul tema “Assistenza domiciliare dei pazienti affetti da patologie da invecchiamento”.

Milanese ha evidenziato come l’assistenza primaria rappresenti il livello nevralgico dell’intera organizzazione dei servizi sanitari per la realizzazione degli impegni nella tutela della salute. Secondo il Presidente, infatti in Italia la mancanza di una regia unica nell’assistenza primaria comporta l’assenza, ormai strutturale, di una reale funzione di “presa in carico” dei cittadini e registra una gestione scoordinata dei processi di assistenza e cura. Ciò ha effetti particolarmente negativi specie nei casi, come quelli relativi alle patologie degli anziani e alle situazioni di disabilità, in cui i trattamenti debbono essere portati al domicilio dei pazienti o nei luoghi residenziali in cui gli stessi sono ospitati.

“L'assistenza domiciliare integrata in Italia – ha continuato Milanese -  è prevalentemente erogata dal pubblico per circa 20 ore annue per utente, ma con forte incidenza della spesa privata. Si continua a guardare ai sistemi di finanziamento, alla distribuzione delle risorse e gli attori della cura, mentre è necessario focalizzarsi anche: sulle modalità più adeguate per garantire accessibilità, continuità e tempestività nell’assistenza territoriale, e la relativa centratura sui valori della persona e dei suoi familiari.”

“Occorre definire i ruoli:  al pubblico la governance strategica per l'assistenza e al privato non profit, la produzione dei servizi sanitari. La cooperazione è il giusto partner del Distretto perché possiede un’organizzazione imprenditoriale integrata tra i professionisti della sanità, non votata all’utile, sostenibile e garante dell’appropiatezza nella strutturazione dei sistemi di offerta ai cittadini”  ha concluso il Presidente.