" In questi anni per rispondere ai bisogni di salute dei cittadini, abbiamo messo insieme competenze e professionalità, attraverso un dialogo aperto e continuo con le istituzione e le cooperative. Occorre oggi fare un ulteriore passo per un vero e proprio sistema assistenziale nel nostro Paese che possa soddisfare effettivamente quel milione e 800mila persone non autosufficienti presenti in Italia, per i quali si fatica a dare riscontro concreto e continuativo."
Sono le parole del Presidente Giuseppe Milanese, intervenuto in qualità di relatore alla III Conferenza sull'Assistenza Primaria dal titolo "Telemedicina e Salute a domicilio". Un'inizativa importante, alla sua Terza Edizione, che vedrà la presenza di esperti internazionali e nazionali.
Insieme al Presidente Giuseppe Milanese nella Tavola Rotonda “Il ruolo dei professionisti" sono intervenuti: Giancarlo Cicolini (Tesoriere FNOPI); Ovidio Brignoli (Vicepresidente SIMMG); Vittorio Contarina (Presidente Federfarma Lazio); Francesco Losurdo (Presidente SIFoP) Paola Kruger (Paziente esperto EUPATI). Hanno moderato Gianfranco Damiani (Istituto di Sanità Pubblica Università Cattolica del Sacro Cuore) e Emilia Grazia De Biasi (Comitato Scientifico Istituto Cannarella).
Argomenti principali dell’evento sono stati l’approfondimento dell’importante prospettiva di sviluppo e le relative opportunità di investimento connesse al collegamento tra domicilio ettraverso l’utilizzo di tecnologie di telemedicina, sia per le istituzioni che per altri stakeholder che intervengono nella realizzazione della assistenza primaria.
Oggi, la casa dell’assistito è il luogo principale di trattamento poiché è lì che ciascuno vive e può intervenire sui propri determinanti di salute. Il contributo delle tecnologie, nell’ambito dell’assistenza primaria è chiaramente affermato in Health2020. La telemedicina intesa come ricorso alle informazioni e comunicazione con le tecnologie, offre diversi ambiti di applicazione per connettere la persona nel network di assistenza anche mentre si trova presso la propria abitazione. E’ possibile ad esempio, eseguire alcuni esami a domicilio potendo trasmettere dati e relativi referti al medico di famiglia o al medico specialista o ancora è possibile, una maggiore integrazione delle cure, con un cloud di informazioni sul paziente che è di facile accesso ad ogni figura professionale, attore principale nel percorso di cura. E’ rilevante in questo ambito, il ruolo della prevenzione primaria e secondaria, nel ridurre il rischio di sviluppo di cronicità individuale e di popolazione. In tal senso una delle scommesse più grandi, è quella del coinvolgimento delle persone nel raggiungimento e mantenimento di un buono stato di salute.