Pur plaudendo all’iniziativa per una legge sulla trasparenza nel settore e nella conferma dell’impegno di Confcooperative alla lotta alla corruzione anche nel sistema sanitario, siamo preoccupati – affermano il Segretario Generale Confcooperative Marco Venturelli ed il Presidente di Confcooperative Sanità Giuseppe Milanese - perché stando al testo della proposta di legge, in discussione alla XII Commissione della Camera dei Deputati, si rischia di oberare le imprese di adempimenti burocratici non funzionali all’attività di prevenzione e contrasto della corruzione che ispirano il provvedimento.
“Riteniamo infatti che, come già più voci hanno evidenziato nel corso della discussione e come emerso in talune audizioni, occorrerebbe avere riguardo alla corretta perimetrazione delle definizioni contenute in ordine alle relazioni economiche da pubblicare sul futuro registro telematico”. Se in principio, infatti, la proposta normativa sembra avere come obiettivo la trasparenza nei rapporti tra imprese produttrici, soggetti che operano nel settore della salute e organizzazioni sanitarie, ad una prima interpretazione letterale del testo, rientrerebbero nell’alveo delle relazioni da pubblicare anche tutte le normali transazioni delle imprese sanitarie.
“In una fase in cui lo stesso Governo sta lavorando ad un provvedimento di legge per la semplificazione amministrativa, ci sembrerebbe contraddittorio caricare le imprese che erogano prestazioni sanitarie, già oberate da un notevole carico di adempimenti burocratici, di ulteriori oneri procedurali non funzionali all’attività di prevenzione e contrasto della corruzione” concludono i rappresentanti di Confcooperative.