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SUMMIT QUEBEC 2016

SUMMIT QUEBEC 2016

Accessibilità, integrazione professionale, partenariato. Questi i temi sviluppati nella relazione di FederazioneSanità.

Categorie: in PRIMO piano

Tags: confcooperative ,   cooperative ,   cooperative sanitarie ,   Health ,   health care ,   International Cooperatives Alliance ,   International Summit of Cooperatives 2016 ,   millennium development goals ,   silvia frezza

Il 12 ottobre all’International Summit of Cooperatives 2016 si è parlato di salute, di assistenza e di cooperazione sanitaria ai massimi livelli.

Alla tavola rotonda, organizzata con il supporto dell’International Health Cooperative Organisation, hanno infatti preso parte i rappresentanti dei principali movimenti della cooperazione sanitaria a livello mondiale.

C’era anche FederazioneSanità Confcooperative rappresentata, per l’occasione, dal Direttore Nazionale Silvia Frezza.

Il Direttore Frezza ha aperto la propria relazione richiamando la costante crescita della domanda di servizi sanitari, caratteristica tipica dei paesi sviluppati, ma elemento in impetuosa crescita anche nei contesti emergenti. 

Ciò pone -ha spiegato il Direttore di FederazioneSanità- problemi di accessibilità alle prestazioni, ma anche di risposta a bisogni assistenziali complessi. Di fronte a queste sfide- ha proseguito- la cooperazione è un elemento dall’enorme valenza strategica. L’accessibilità non è solo un problema di prossimità dei servizi, ma anche di capacità economica; per questo lo spirito mutualistico che anima la cooperazione la pone quale interlocutrice privilegiata delle istituzioni e dei pazienti rispetto ai soggetti lucrativi, poiché l’assistenza è un bisogno che non può essere considerato alla stregua di un semplice “bene di mercato”. Inoltre la cooperazione, in virtù della sua capacità aggregativa, è particolarmente idonea a promuovere l’integrazione tra figure professionali, animando reti assistenziali capaci di rispondere in maniere più efficace ai bisogni di salute complessi, garantendo al contempo costi accessibili.

La seconda parte dell’intervento si è focalizzata invece sui temi di portata nazionale. In particolare è stato sottolineato il lavoro svolto da FederazioneSanità per la promozione e l’implementazione di forme innovative di partenariato tra il sistema sanitario pubblico e il privato cooperativo. A riguardo è stato richiamato il lavoro svolto in questi mesi presso il Ministero della Salute, per la definizione del primo step di tali forme di partnership, ovvero un nuovo sistema di regole, fondato sull'accreditamento, per la selezione delle imprese chiamate a fornire servizi sanitari e sociosanitari in partenariato con il nostro sistema sanitario. 

Oltre al direttore Frezza sono intervenuti Blake Wilson, Direttore Generale della National Health Co-op (Australia), Eudes de Freitas Aquino, Presidente di Unimed do Brasil, (Brasile); Giuseppe Guerini, Presidente di Federsolidarietà-Confcooperative, (Italia); J. Benoît Caron, Direttore Generale della Fédération des coopératives de services à domicile et de santé du Québec (Canada); Simel Esim, capo della Cooperatives Unit dell’International Labour Organization (ILO), (Switzerland); Toshinori Ozeki, Vice President, Hew Co-op, (Japan); Nancy Heinrichs, Executive Director, Nor'West Co-op Community Health (Canada); Ricardo Luis López, President, Federación Argentina de Entidades Solidarias de Salud FAESS, (Argentina).

Il dibattito è stato moderato da Vanessa Hammond della Health Care Co-operative Federation of Canada (HCCFC).

Ciascuno dei relatori ha dedicato parte del suo intervento alle sfide che sta affrontando a livello locale; sfide spesso simili, con le quali è però difficile, come è emerso, misurarsi con un approccio globale. Eppure sono sfide significative, che proprio attraverso un’azione coordinata e collettiva potrebbero essere superate più agevolmente.

Le cooperative nascono con lo scopo di fornire servizi, e proprio nel nome di questo spirito cooperativo i loro rappresentanti si sono lasciati concordando una serie di azioni per fronteggiare questi problemi:

  • incrementare le iniziative di sensibilizzazione e promozione della salute;
  • promuovere misure tese alla prevenzione e modalità di intervento precoce fondate sull’analisi scientifica dei dati;
  • lavorare con le altre organizzazione cooperative per passare da un approccio centrato sul paziente ad uno centrato sui bisogni dell’individuo.