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SIMG MILANESE: IL VALORE DELLA COOPERAZIONE TRA MEDICI

SIMG MILANESE: IL VALORE DELLA COOPERAZIONE TRA MEDICI

Cooperative tra medici, se ne è parlato a Capri

Categorie: in PRIMO piano

Tags: giuseppe milanese ,   medicina generale

La Medicina Generale si sta preparando ad una fase di significativa e profonda evoluzione culturale ed organizzativa, alla luce di quanto enunciato nel Patto per la Salute 2014, in cui verranno privilegiate forme organizzative estese e complesse, che andranno col tempo a superare, da un punto di vista di erogazione di servizi, l'azione professionale del singolo medico.



Le cooperative di medici, promosse secondo finalità di mutualità organizzativa interna legate prevalentemente alla diffusione delle diverse forme di medicina associata, si configurano sempre più verso un’offerta integrata di servizi non solo ai medici ma anche, e soprattutto, in termini di prestazioni sanitarie.



Il quadro che sta emergendo si presenta in continua e rapida evoluzione. Si tratta di un sistema imprenditoriale moderno e dinamico che eroga servizi complessi, sia integrati che complementari a quelli offerti dal Servizio Sanitario Nazionale, non solo nell’ambito della prevenzione, della cura, dell’assistenza sanitaria e della riabilitazione.



All’evento, organizzato dalla Simg, ha partecipato come relatore il presidente di OSA e di FederazioneSanità Giuseppe Milanese

Il Patto della Salute 2014 porterà profondi mutamenti nel campo delle cure primarie. In particolare, nel nuovo assetto che si andrà a delineare verranno privilegiate forme organizzative estese e complesse, che andranno con il tempo a superare, da un punto di vista di erogazione di servizi, l'azione professionale del singolo medico di Medicina generale.

In quest’ottica, dunque, organizzazioni come le cooperative di medici – promosse secondo finalità di mutualità organizzativa interna, legate prevalentemente alla diffusione delle diverse forme di medicina associata – si configurano sempre più verso un’offerta integrata di servizi non solo ai medici ma anche, e soprattutto, in termini di prestazioni sanitarie.

A questa importante tematica è dedicato il seminario: “Il nuovo Patto della Salute e gli articoli correlati alle cure primarie”, organizzato dalla Simg (Società italiana di Medicina generale), cui il Presidente Milanese ha preso parte in qualità di relatore approfondendo gli aspetti del sistema cooperativistico ed evidenziando come le cooperative mediche possano rappresentare non un’alternativa alla figura del medico di famiglia ed al suo rapporto fiduciario con il paziente, ma, anzi, uno strumento utile ed opportuno di cui servirsi per poter far fronte alla gestione di strutture e di funzioni complesse (gestione delle malattie croniche, case della salute, ospedali distrettuali) che superano il perimetro governabile dal singolo professionista e richiedono l’azione sinergica di più operatori (e figure professionali) all’interno della rete di servizi rivolti alla popolazione residente in una data area geografica, senza discriminazioni riguardo gli assistiti.

Milanese ha anche sottolineato come non siano rinvenibili profili giuridici di incompatibilità tra la titolarità del rapporto di convenzione e l’appartenenza ad una struttura societaria in grado di svolgere talune delle prestazioni del medico di medicina generale. Infatti, la partecipazione del medico di medicina generale ad una società cooperativa nella qualità di socio lavoratore autonomo non contrasta né con il principio dell’unicità del rapporto di lavoro con il SSN (art. 4, c.7, L. 412/1991), né con i vincoli alla facoltà di esercizio della professione libera da parte del medico convenzionato; e tantomeno profila situazioni di conflitto di interessi.

Nel corso dell’incontro sono state inoltre affrontate le problematiche logistiche, gestionali e medico-legali di questo tipo di organizzazioni (fra cui modelli, contratti e tipologie di gestione dei dipendenti).



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