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SCENARI GIURIDICI DEL RINNOVO DEL CCNL: IMPATTO SU APPALTI ED ACCREDITAMENTI

SCENARI GIURIDICI DEL RINNOVO DEL CCNL: IMPATTO SU APPALTI ED ACCREDITAMENTI
Il presidente Confcooperative sanità Giuseppe Milanese assieme al presidente Federsolidarietà Confcooperative Stefano Granata hanno aperto il webinar

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Alla presenza di centinaia di cooperative, il Presidente Milanese ha voluto condividere le preoccupazioni circa le difficoltà del momento storico complesso che si sta affrontando, ma anche la necessità di operare scelte coraggiose finalizzate a portare l'intero movimento cooperativo a sfidare le istituzioni e la politica sul riconoscimento del ruolo imprescindibile delle cooperative. Il modello della cooperazione, infatti, in ossequio all’art.45 della nostra Costituzione, in particolare in ambito sanitario ha un valore essenziale. 
Le recenti cronache ci stanno restituendo un quadro di criticità del welfare del nostro Paese che ci fa comprendere quanto sia importante la storia il valore e la competenza della cooperazione, l’essenzialità del metodo non profit per l’erogazione di servizi ricompresi nei Livelli Essenziali di Assistenza. 
Da recenti ricerche emerge che attualmente il 67% degli erogatori sociosanitari sono privati, soprattutto del mondo del privato for profit. Gli interlocutori politici devono decidere con chiarezza quale impostazione sostenere per assicurare che la sussidiarietà sia praticata nel segno della non profittabilità, perché dal nostro punto di vista il servizio sanitario nazionale deve rimanere pubblico. Dalla nascita della Confcooperative Sanità abbiamo lavorato con impegno per superare il discutibile ed improprio utilizzo delle gare d’appalto per l'affidamento dei servizi che rientrano nei LEA e richiamare l'attenzione alle previsioni normative che invece ne attestano l'affidamento in termini di accreditamento. 
Le nostre cooperative sanitarie in quanto accreditate con il servizio sanitario nazionale sono partner complementari dei sistemi sanitari regionali in tutti i presidi di cura: RSA, ADI, salute mentale ecc., ma non riescono ad aver riconosciuti da anni gli adeguamenti tariffari necessari a sostenere il giusto aumento del costo del lavoro. Una condizione questa che mette a repentaglio la tenuta delle nostre imprese e quindi dei servizi sanitari alla cittadinanza. 
Proviamo per un momento a chiudere gli occhi e a pensare se non ci fosse la cooperazione e il suo ruolo di condivisione dei livelli di responsabilità con la sanità pubblicata, quale situazione si verrebbe a creare in un SSN il cui limite più grande è l'iniquità, la disuguaglianza nel diritto alla salute, a cui proprio la cooperazione cerca di porre rimedio. 
Lavoreremo nei prossimi giorni in stretto raccordo con tutti i territori per coinvolgere le regioni e i sindacati per sostenere il servizio sanitario nazionale e il nostro ruolo essenziale di sussidiarietà. 
Occorre coraggio, forza ed impegno in questo percorso in cui anche la Conferenza Stato Regioni, sarà prioritariamente coinvolta. 
Al seminario, il cui video sarà disponibile a breve, hanno relazionato: Aldo Coppetti [ICN] e Luigi Gili [ICN]. Ha concluso i lavori PIetro Moro, Responsabile Area Legale ICN.


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