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QUALITÀ AGROALIMENTARE E SALUTE

QUALITÀ AGROALIMENTARE E SALUTE

Ecco come si vince la sfida della prevenzione al cancro. Parola di Confcooperative, schierata a fianco della Lilt nella XVIII edizione della settimana nazionale per la prevenzione oncologica, che si è tenuta dal 16 al 24 marzo.

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Tags: giuseppe milanese ,   Prevenzione oncologica ,   LILT ,   Giorgio Mercuri

 

“Particolarmente interessante per la sua attualità è il tema scelto quest’anno, quello delle bufale e delle fake news diffuse via internet in materia di salute e di prevenzione dei tumori”, ha affermato il presidente di Confcooperative Sanità Giuseppe Milanese, intervenuto durante la conferenza stampa organizzata dalla Lilt (Lega Italiana per la lotta contro i tumori) per la presentazione della XVIII settimana per la prevenzione oncologica in programma dal 16 al 24 marzo.

“Nel 2017 quasi 9 milioni di italiani sono stati vittime di fake news sulla salute – ha spiegato Milanese - e le patologie tumorali sono state il bersaglio preferito di chi diffonde una cattiva informazione. Diverse le ragioni per cui si cercano risposte lì dove non se ne possono avere se non sbagliate, tra queste vi è senza dubbio la solitudine dei malati fuori dalle mura ospedaliere, le disomogeneità territoriali soprattutto rispetto alla programmazione nell’erogazione dei servizi di prevenzione e screening da parte dei servizi sanitari regionali. Sebbene negli ultimi anni dei miglioramenti si siano registrati, molto c’è ancora da fare”.  Ma la disinformazione non è la sola alleata del cancro. 

“Ogni anno – ha sottolineato il presidente di Confcooperative Sanità - 78 mila nuovi casi di cancro insorgono per effetto dal sovrappeso, un fattore di rischio, come noto, associato a deprivazione socio-economica. Il danno è davvero ingente, sia per chi ne è vittima che per il nostro SSN”.  “È un fatto – ha proseguito Milanese – che in Italia oggi si muoia meno per tumori e malattie croniche, ma solo dove la prevenzione e gli screening organizzati funzionano, ovvero principalmente nelle regioni settentrionali. Disinformazione e cattive abitudini alimentari stanno diventando pericolosi alleati delle patologie tumorali. Per non cedere terreno nella lotta al cancro occorre rafforzare le politiche del SSN finalizzate a valorizzare la diffusione di percorsi di prevenzione capillari, personalizzabili e facilmente accessibili”. 

Il carico economico è rappresentato infatti non solo dai costi sanitari per le cure mediche per il trattamento delle patologie associate (costi diretti), ma anche dalla perdita di produttività dovuta all’assenteismo e alla mortalità prematura (costi indiretti), ai problemi psicologici e alla scarsa qualità della vita (costi intangibili). Nei 15 Paesi membri dell’Unione europea, la somma di questi costi è di 32,8 miliardi di euro.

“La cooperazione agroalimentare- ha aggiunto il presidente di Confcooperative Fedagripesca Giorgio Mercuri,  è da sempre impegnata nella tutela della produzione agroalimentare italiana di qualità, nella divulgazione di modelli produttivi etici e tracciati e nella promozione di stili di vita salutari che si fondano sulla della dieta mediterranea. È per questo che abbiamo deciso di sostenere la Settimana Nazionale per la Prevenzione Oncologica della Lilt, perché la buona alimentazione, unitamente agli stili di vita sana, sono fondamentali per la prevenzione di numerose mallatie, a partire proprio dai tumori”. 

Alla tavola rotonda è intervenuto anche Elia Fiorillo, coordinatore Settore Olio di Alleanza Cooperative Agroalimentari, che ha fatto una panoramica del comparto olivicolo nazionale – l’olio è da tempo il prodotto che la Lilt ha scelto come protagonista e testimonial della propria campagna. Secondo Fiorillo “l’Italia in fatto di olivicoltura non è seconda a nessuno, ma occorre un patto di lealtà tra tutti i componenti della filiera se vogliamo tornare in gioco in campo mondiale, mettendo fine a divisioni e sofismi strumentali. Insomma, cooperare per competere, e quanto più si è leader naturali – per rappresentatività, per storia, per cultura – più si ha il dovere morale di non chiudersi a riccio, autoesaltandosi mentre la casa crolla”.