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PROMOZIONE DELL'ECONOMIA SOCIALE

PROMOZIONE DELL'ECONOMIA SOCIALE

Le conclusioni del Consiglio Europeo: una buona opportunità per l’Europa e per le cooperative.

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Il 7 dicembre il Consiglio Europeo nel suo “Comitato per l’Occupazione, la Politica Sociale, la Salute e la Tutela dei Consumatori” (EPSCO) tra le sue conclusioni ha adottato la promozione dell'economia sociale come uno dei principali motori di sviluppo economico e sociale in Europa.

Il valore del testo approvato dai ministri europei è innegabile, poiché riconosce il ruolo giocato dalle cooperative e dalle altre forme di impresa sociale nel raggiungimento di diversi obiettivi chiave dell'UE, come la crescita intelligente sostenibile ed inclusiva, l'occupazione di alta qualità, la coesione sociale, l'innovazione sociale, lo sviluppo locale e regionale, la tutela dell'ambiente. In particolare le conclusioni del Consiglio affrontano molte delle questioni sollevate nella relazione del gruppo di lavoro cooperativo “Promuovere le cooperative, un potenziale per generare crescita intelligente e posti di lavoro” pubblicato dalla Commissione Europea nel marzo 2015, soprattutto rispetto ai settori dell’istruzione e dell'accesso ai finanziamenti.

Tuttavia ancora persiste nel testo una certa confusione nell'approccio all’impresa e all'economia sociale. Una simile mancanza di chiarezza potrebbe riflettersi in interpretazioni diverse di questi concetti a livello dei singoli Stati membri, mettendo quindi a rischio il potenziale di questo testo, che rimane un documento molto valido. Questa domanda è già stata sollevata più volte in passato, anche durante la Conferenza UE “Promuovere le imprese sociali in Europa” organizzato dalla Presidenza lussemburghese del Consiglio dell'Unione Europea all'inizio del mese di dicembre.

Il Consiglio Europeo invita gli Stati membri, dove possibile, ad elaborare politiche specifiche a misura dei contesti nazionali di riferimento, al fine di sfruttare appieno la ricchezza e la diversità delle imprese dell'economia sociale. Ciò consentirà la creazione di parità di condizioni per tutte le tipologie di imprese negli Stati membri, con la speranza che tale obiettivo sia raggiunto anche a livello comunitario.

Nel testo, il Consiglio invita la Commissione Europea a promuovere e sostenere l'economia sociale in Europa. E’ importante che tale invito si trasformi in azioni concrete, cioè in strategie di policy vere e proprie, come Capital Markets Union e Single Market Strategy.

Commentando le conclusioni del Consiglio, Agnès Mathis, vicedirettore di Cooperatives Europe (organo stampa europeo dell’International Cooperative Alliance, NdR), ha dichiarato: <<Siamo soddisfatti di questo testo, che invita gli Stati membri e la Commissione Europea a sfruttare appieno il potenziale delle cooperative e delle altre imprese sociali per il raggiungimento di obiettivi-chiave dell'UE. Da parte nostra, siamo pronti a fornire il nostro contributo per divenire parte attiva nello sviluppo di politiche e strategie a livello europeo che promuovano il nostro settore di attività. Le nostre reti di supporto alle imprese cooperative e di giovani cooperatori saranno certamente risorse fondamentali in questo processo.>>

Fonte: Cooperatives Europe

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