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PREMIO ELEONORA CANTAMESSA

PREMIO ELEONORA CANTAMESSA

Seconda edizione del premio in memoria del medico, socia di Cassa Galeno, uccisa mentre soccorreva un ferito.

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Il 26 novembre, presso l’Auditorium del Ministero della Salute, Cassa Galeno ha reso omaggio alla memoria della dottoressa Eleonora Cantamessa, investita e uccisa mentre soccorreva un uomo ferito nel corso di una rissa.

Per ricordare questo gesto di abnegazione la società di mutuo soccorso, per il secondo anno consecutivo, ha assegnato delle borse di studio in favore di tre giovani medici, affinché non dimentichino mai le motivazioni profonde che li hanno spinti ad abbracciare la medicina.

La cerimonia ha rappresentato un momento di rara intensità e condivisione, che si è aperto con i saluti del vicepresidente dell’Ordine dei medici di Roma, dott. Lavra, e di Francesca Moccia di Cittadinanzattiva e si è concluso con l’intervento del Sottosegretario alla Salute Vito De Filippo.

Aristide Missiroli, presidente di Galeno, ha spiegato il motivo per cui Galeno, una cooperativa di medici dal forte spirito solidaristico, ha voluto da subito dedicare questa iniziativa alla sua socia prematuramente scomparsa, anticipando nei tempi il riconoscimento datole dallo Stato italiano con il conferimento della medaglia d’oro al valore civile.

Il ricordo della signora Mirella, mamma della sfortunata professionista, ha restituito un ritratto intenso e commovente della dottoressa insignita della medaglia d’oro al valore civile.

Nelle parole di Mario Falconi, presidente del TDMe, e di Nicola Sebastiani, vice ispettore generale della sanità militare, è stato chiaro come il gesto di Eleonora sia da interpretarsi come una scelta consapevole di vivere fino in fondo la propria missione di medico, rimanendo fedele al giuramento di Ippocrate anche davanti al pericolo. 

Il testamento spirituale lasciato in eredità dalla giovane dottoressa uccisa a Chiuduno è stato sottolineato con forza da monsignor De Odorico, segretario generale della Pontificia Università Lateranense. Un messaggio importante per tanti giovani medici che si trovano a lavorare con tanto entusiasmo ma in situazioni di precarietà, come ha ricordato il neo eletto presidente del Segretariato Italiano dei Giovani Medici, Andrea Silenzi.

Al termine dei diversi interventi, Giovanni Vento, vice presidente di Cassa Galeno, ha spiegato come il lavoro della commissione chiamata a decidere i nomi dei tre giovani medici vincitori della seconda edizione delle borse di studio “Eleonora Cantamessa”, sia stato estremamente difficile. Tutti i dieci finalisti, infatti, presentavano curricula brillanti e progetti di indubbio interesse. 

Interpretando lo spirito del premio, la commissione ha infine proclamato vincitori della borsa di 3500 euro:

  • Stefani Dalise, medico specialista in medicina fisica e riabilitativa, per finanziarsi un ulteriore periodo come ricercatore al Mc Gowan Institute di Pittsburgh, sull’applicazione di protocolli riabilitativi per incrementare l’efficacia di impianti di cellule staminali muscolari e neuronali in modelli animali di traumi muscolari e cerebrali.
  • Laura Orgiano, oncologa, per frequentare il laboratorio di ricerca molecolare del prof.  JD Wolchok al Memorial Sloan Kettering Cancer Center di New York, che si occupa di approfondire i meccanismi intracellulari che stanno alla base delle terapie a bersaglio molecolare.
  • Federico Sibona, ortopedico, per trasferirsi iin Kenya per lavorare come medico missionario all’ospedale universitario di Eldoret e a Bomet, all’ospedale missionario di Tenwek, al fianco dell’ortopedico americano dott. Dan Galat. Bomet è un piccolo villaggio a quattro ore da Nairobi.

Un premio speciale è stato poi conferito a Ettore Vulcano, che per la seconda volta è entrato nella rosa dei dieci finalisti con un progetto giudicato di grande interesse sulla correzione delle gravi deformità in ambito muscoloscheletrico.

Fonte: www.cassagaleno.eu 

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