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PIO SERRITELLI CONFERMATO PRESIDENTE EMILIA ROMAGNA

PIO SERRITELLI CONFERMATO PRESIDENTE EMILIA ROMAGNA
Pio Serritelli è stato confermato alla presidenza di FederazioneSanità di Confcooperative Emilia Romagna nata nel 2010 per rispondere alle esigenze sanitarie dei cittadini, semplificando il loro accesso alle cure e per diminuire i costi attraverso servizi centralizzati.

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“La mission di FederazioneSanità – ha dichiarato il presidente regionale Serritelli in occasione dell’Assemblea svoltasi a Bologna – è riproporre la centralità della persona puntando ad un welfare delle opportunità garantite per l’intera collettività dalla presenza di soggetti non profit”.

 “A questo proposito – ha proseguito Serritelli – riteniamo necessario valorizzare il ruolo dei medici di medicina generale, che devono potersi associarsi liberamente, anche in forma cooperativa, senza essere soggetti a vincoli particolari”.  “Tutto ciò – ha affermato il presidente di FederazioneSanità Emilia Romagna – con l’obiettivo finale di dare slancio e impulso ad una nuova cultura di governance della rete di cure territoriali e di servizi extraospedalieri, ponendo le basi per il welfare del futuro. La Federazione, dal canto suo, è pronta a mettere in campo tutte le progettualità necessarie, collaborando con la rete pubblica, per rendere operative le Case della Salute, gli Ospedali di Comunità e tutti i servizi che consentano un’efficace integrazione tra ospedale e territorio per garantire un adeguato accesso alle cure intermedie, la gestione delle post acuzie e delle cronicità e un’appropriata assistenza domiciliare”. “Settori – ha concluso Pio Serritelli – in cui la cooperazione, come ha dimostrato in questi anni, può offrire servizi di elevata qualità nel solco della sussidiarietà, della complementarietà e dell’integrazione rispetto al servizio pubblico”.

“La cooperazione sociale a componente medica – ha dichiarato il presidente nazionale di FederazioneSanità/Confcooperative, Giuseppe Milanese – non va considerata solo come centro di offerta, ma come centro di responsabilità in grado di svolgere attività di carattere prestazionale ma anche di governo della domanda, soprattutto in un ambito caratterizzato dalla multidisciplinarietà come l’assistenza alla persona in un contesto ambulatoriale, domiciliare e residenziale. In un rapporto sussidiario con la Sanità Pubblica, rifiutando logiche di low cost e chiedendo con forza regole e condizioni uguali per tutti”. “Complessivamente – ha aggiunto Milanese – a livello nazionale FederazioneSanità conta oltre 90.000 soci, più di 65.000 addetti (di cui il 76,5% con un contratto di lavoro a tempo indeterminato) e un giro d’affari di circa 8,7 miliardi di euro”.
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