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OSSERVATORIO ALLEANZA COOPERATIVE ITALIANE

OSSERVATORIO ALLEANZA COOPERATIVE ITALIANE

Oltre 12.500 imprese, 409.000 operatori, quasi 7 milioni di assistiti. Questi i numeri della filiera cooperativa della salute, una forza che sta dando un contributo sostanziale di fronte all'emergenza COVID-19.

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Tags: cooperazione sanitaria ,   Alleanza Cooperative Italiane ,   coronavirus ,   COVID-19 ,   filiera cooperative salute

 

Si tratta di una filiera multiprofessionale, integrata, che mette in rete esperienze e professionalità delle cooperative a specializzazione sanitaria, delle cooperative di medici, delle cooperative di farmacisti attive nella distribuzione del farmaco, delle strutture specialistico-diagnostiche, delle mutue sanitarie e di tutte cooperative sociali che operano nell'ambito dei servizi socioassistenziali.

Un sistema imprenditoriale che eroga servizi complessi in una logica integrativa o di complementarità con il Servizio Sanitario Nazionale, lontano da ogni antagonismo con il sistema pubblico, nato per dare risposte sul territorio ai bisogni dei cittadini.

Una risorsa imprescindibile se si considera che il contributo occupazionale delle cooperative nell'ambito sanitario e dell'assistenza sociale in senso stretto rappresenta quasi il 40% del totale dell'occupazione privata del settore. Un contributo di tutto rilievo anche sul piano del PIL: il complesso delle cooperative attive nella filiera della salute generano infatti un valore della produzione che si attesta intono ai 17,4 miliardi di euro, ed un totale di capitale investito che si aggira intorno ai 13,2 miliardi di euro.

Le cooperative che operano specificamente nel comparto sanitario sono prevalentemente cooperative sociali a specializzazione sanitaria (67,5%) che forniscono assistenza domiciliare integrata, gestiscono strutture residenziali sociosanitarie rivolte alle fragilità, offrono servizi nei presidi ospedalieri, gestiscono ambulatori specialistici, servizi di riabilitazione, servizi di trasporto malati di prima urgenza ed emergenza. La quota restante è costituita da cooperative della medicina generale, legate alla diffusione delle forme della medicina associata, e finalizzata a garantire qualità e continuità assistenziale da parte dei MMG; nonché dalle cooperative di soci farmacisti che operano nella distribuzione intermedia del farmaco, nonchè cooperative di consumo che gestiscono farmacie e parafarmacie.

Per una lettera nel dettaglio si rinvia al report dell’Osservatorio Alleanza (a cura dell’Ufficio Studi AGCI, del Centro Studi Confcooperative e del Centro Studi Legacoop) dedicato al tema “Emergenza COVID-19: il contributo cooperativo nella filiera della salute”.



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