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MISSIONE SISTEMA NEGLI EMIRATI

MISSIONE SISTEMA NEGLI EMIRATI

Confcooperative Sanità e la Cooperativa OSA partecipano alla missione imprenditoriale nel Paese del Golfo.

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Tags: cooperativa osa ,   Emirati Arabi ,   Internazionalizzazione ,   ICE ,   Mario Sanifilippo

La missione è stata organizzata da ICE-Istituto Commercio Estero e dalla Cabina di Regia per l’Internazionalizzazione - di cui è partner Alleanza delle Cooperative Italiane - sotto l’egida del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e del Ministero dello Sviluppo Economico. 

Un esercito di piccole e medie imprese è partito alla volta di Dubai: 147 aziende, 8 associazioni imprenditoriali, 7 banche per un totale di 350 imprenditori, per una tre giorni di incontri politici e di business per incrementare le opportunità di partenariato industriale, commerciale e d’investimento tra i due Paesi. 

Tra gli argomenti al centro del summit italo-arabo, ci sono anche le tematiche legate ai settori sanitario e farmaceutico, con un focus centrato sull'assistenza sanitaria.

“Siamo qui perché vogliamo conoscere il sistema-Paese e intendiamo confrontarci sui bisogni di assistenza primaria – ha affermato Mario Sanfilippo in rappresentanza di Confcooperative Sanità e, per l'aspetto imprednotoriale, di OSA. Nel corso dei diversi tavoli avuti con le autorità locali e con il direttore del dipartimento investimenti in sanità, dott.ssa Ibtesam Albastaki, ci siamo confrontati su alcuni progetti di sviluppo nei settori della Long Term Care and Rehabilitation, del Chronic disease management e della Mental health. 

Si tratta di ambiti che Confcooperative Sanità conosce bene e su cui sta portando avanti un grande lavoro.Da parte dei nostri interlocutori – ha proseguito ancora Sanfilippo – c'è una richiesta di servizi riabilitativi effettuati da professionisti di eccellenza in favore di pazienti con condizioni di salute critiche a causa di patologie che rientrano nell'area ortopedica, neurologica, cardiologica, oncologica, psichiatrica e cognitiva. In prospettiva, potremmo condividere i nostri modelli assistenziali nell'ambito di un programma medico-scientifico e di formazione specialistica. Senz'altro tutto questo rappresenta una bella sfida, basata su un profilo di eccellenza e dal forte impatto imprenditoriale”.