«Abbiamo un servizio sanitario di cui dobbiamo andare orgogliosi, ma siamo gli ultimi in Europa nell’assistenza domiciliare integrata e in quella residenziale». Lo ha ricordato questa mattina il presidente di FederazioneSanità Giuseppe Milanese intervenendo alla tavola rotonda “Sanità integrativa e territorio”, organizzata nell’ambito dei lavori della quarta edizione del Welfare Day, manifestazione promossa da Previmedical e RBM salute.
«Il nostro sistema – ha aggiunto - eroga alle famiglie sussidi finanziari e non servizi. Così facendo abbiamo promosso la crescita di oltre 600 mila badanti. Se volessimo allinearci agli standard europei creeremmo oltre 190 mila posti di lavoro e offriremmo servizi professionalizzati».
FederazioneSanità ha più volte sottolineato la mancanza di una rete di servizi sanitari integrati per la presa in carico dei disabili, delle persone anziane e delle patologie cronico - degenerative in modo continuativo e secondo processi personalizzati e controllati.
La federazione guidata da Milanese ha messo in campo le prime risposte tra cui il Consorzio sociale delle cooperative mediche, farmaceutiche, diagnostiche e socio-sanitarie, pensato come soggetto complesso capace di offrire servizi integrati di assistenza primaria sia al Servizio sanitario nazionale che ai soggetti mutualistici gestori dell’assistenza integrativa.
«Al sistema pubblico – ha concluso - chiediamo una regia unica per contrastare le disomogeneità; regole certe per dare solidità al ruolo sussidiario del privato non profit; una rete dei servizi per gestire percorsi assistenziali complessi e rigore dei controlli per garantire gli obiettivi e la qualità della prestazioni a tutela del diritto alla salute dei cittadini»