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MAURIZIO GARDINI RICONFERMATO PRESIDENTE

MAURIZIO GARDINI RICONFERMATO PRESIDENTE

"Un ringraziamento a tutti - ha sottolineato Gardini - saranno quattro anni di intenso lavoro collegiale, abbiamo molte sfide davanti. Difficili ma non impossibili se le affronteremo insieme"

Categorie: in PRIMO piano

Tags: Maurizio Gardini ,   Paola De Micheli ,   Assembela Nazionale Confcooperative 2020 ,   Giuseppe Conte ,   Teresa Bellanova

Maurizio Gardini, 60 anni, Presidente del Gruppo Conserve Italia (Cirio, Valfrutta, Yoga, Derby), è stato confermato per acclamazione alla guida di Confcooperative per i prossimi 4 anni dagli 800 delegati (tra quelli presenti a Roma e quelli collegati dalle 20 sedi territoriali) che hanno partecipato alla 40esima Assemblea Nazionale tenutasi pressoll'Auditorium Massimo a Roma. 

Nelle relazione, letta alla presenza del Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, ampio spazio ai temi del welfare e della sanità cooperativa.

" La cooperazione tutta ha svolto (..) un servizio al Paese nel senso della solidarietà e della sussidiarietà. Il discorso, se possibile, vale a fortiori per il settore della cooperazione sanitaria che, quasi per una irrinunciabile chiamata alle armi, ha fronteggiato il devastante impatto della pandemia nelle trincee più drammatiche. Nelle zone rosse d’Italia, ad esempio, o inn quelle adiacenti alla rete ospedaliera pubblica assediata dai ricoveri. Alcune di queste esperienze sono assurte agli onori della cronaca, la maggior parte è trascorsa indifferente, senza per questo perdere di valore: anzi, il valore è rintracciabile proprio nella discrezione di attività ordinarie che sono entrate nella Storia in maniera straordinaria.

Penso alla iniziativa dei Covid Hotel, senza precedenti nella storia repubblicana del sistema sanitario, avviata nel bergamasco da una alleanza di cooperative, in sinergia con la componente ospedaliera, e poi rapidamente emulata nelle regioni più in affanno. Penso alla somministrazione di tamponi a domicilio in cittadine laziali chiuse per decreto, attività anche questa intrapresa da una cooperativa sociosanitaria, messa a sistema con i medici di medicina generale, e raccordata dall’assessorato regionale. Ma penso anche all’azione silenziosa che nostri cooperatori hanno svolto consegnando derrate alimentari e #farmaci nelle abitazioni di disabili e anziani rimasti segregati per la paura e presidiando quotidianamente il territorio attraverso le nostre farmacie cooperative di servizi, quelle dei #medici e non ultime quelle attive nell’ambito delicatissimo della #salutementale.

Sugli anziani va aperto un capitolo a parte, con tutta l’urgenza e il senso di responsabilità di cui siamo capaci. La terza età è stata il bersaglio diretto e indiretto della pandemia, falcidiata dal contagio e sacrificata sull’altare dell’emergenza in favore dei più giovani, vittima cioè di un sistema ingiusto perché male strutturato. Non si doveva giungere a tanto, nonostante gli appelli e i richiami anche veementi pronunciati negli ultimi 30 anni da organismi terzi o internazionali, e perciò non sospetti di interessi particolari. Ora è il momento di guardare avanti, anzi di mordere il futuro, aggredendolo con disegni concreti e insieme visionari: e la cooperazione non soltanto è pronta a fare la propria parte, ma intende offrire il suo contributo volontario al più alto livello. Proprio da Confcooperative, è avanzata una proposta che può segnare lo spartiacque tra un prima ed un dopo sul tema della tutela degli anziani. È l’idea di una Fondazione «pro senectute» che coinvolga le migliori intelligenze del Paese – scienziati, intellettuali, operatori del settore, protagonisti dell’economia solidale – per concordare nuove regole e modelli di cura e di premura per la vecchiaia non autosufficiente, con l’obiettivo di allestire un reticolo residenziale e domiciliare nazionale tenuto assieme dai più elevati standard di civiltà assistenziale. La proposta ha immediatamente raccolto adesioni prestigiose che ci confortano nella direzione intrapresa, eppure ancora non possiamo dirci soddisfatti, perlomeno finché le istituzioni repubblicane non diventeranno su questo punto dapprima interlocutori e poi veri e propri partner."

Gardini ha anche avanzato alla politica le proposte della cooperazione per rimettere in moto il Paese: ridurre il cuneo fiscale, sfoltire la burocrazia, sbloccare i cantieri, regolarizzare i tempi di pagamenti della PA; investire in innovazione e formazione, oltre che in infrastrutture materiali e immateriali; contrastare la povertà e le diseguaglianze; tutelare la biodiversità delle BCC in Europa; rafforzare le politiche per la famiglia; completare la riforma del Terzo Settore; rendere strutturale la detassazione per il Sud; favorire la capitalizzazione delle imprese. 

Il Presidente Gardini ha donato al presidente del Consiglio Conte la pianta di melograno, il cui frutto è il simbolo dell'unità e della compattezza dei cooperatori.

Sul sito di Confcooperativen (vedi link sottostanti) potrai scaricare la sistesi della relazione del Presidente, il focus realizzato con il Censis sulla ricostruzione economica dopo le macerie del Covid. La rassegna stampa sull'assemblea. Il Bilancio di Sostenibilità.

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