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GARDINI SCRIVE ALLE COOPERATIVE

GARDINI SCRIVE ALLE COOPERATIVE

Con una lettera aperta, il Presidente confederale si rivolge alle associate, ricordando che Confcooperative è al loro fianco su tutti i fronti: dai DPI, al credito, dal supporto tecnologico e alle misure per il rilancio.

Categorie: in PRIMO piano

Tags: confcooperative ,   Maurizio Gardini

«Care cooperatrici e cari cooperatori,

stiamo vivendo una delle crisi più complesse e profonde che l’umanità abbia mai conosciuto. Una crisi in primo luogo sanitaria che ci ha ingaggiato, in poco tempo, in una battaglia contro un nemico invisibile ed insidioso. Un #nemico che ha #colpito al #cuore tante nostre comunità, tante nostre famiglie cooperative. Il nostro primo pensiero va ai tanti che non ce l’hanno fatta, ai familiari che non hanno potuto neppure accompagnare i loro cari alla sepoltura, allo strazio di tante comunità.

E a tutte le cooperatrici e i cooperatori a rischio di contagio. Persone che ogni giorno garantiscono ai cittadini italiani l’assistenza sanitaria: sono i medici, gli infermieri, i farmacisti e tutti gli operatori sociosanitari. Tra di loro ci sono i cooperatori sociali impegnati nella fornitura dei servizi di assistenza sociale, che operano ogni giorno nelle case per anziani e nella cura e assistenza domiciliare e non, alle fasce più vulnerabili della nostra popolazione. Ci sono anche i soci ed i lavoratori delle #cooperative di #servizi, di #pulizia e #sanificazione, indispensabili per l’igiene degli ospedali, degli ambienti sanitari, dei condomini, di tutti le imprese che sono ancora operative.

E ci sono anche i soci e i lavoratori della logistica, del trasporto e i cooperatori e gli addetti dell’agroalimentare e della pesca, così come i cooperatori e gli addetti alla vendita della #distribuzione e #consumo alimentare e quelli del credito. A loro e ai tanti che in questo momento garantiscono la tenuta del Paese va la nostra gratitudine e il nostro incoraggiamento.

Così come il nostro pensiero va a tutti i cooperatori che si sono dovuti fermare quali, ad esempio ma non solo, quelli delle costruzioni, dell’abitazione, dei servizi educativi, delle mense, della cultura, dello spettacolo, dell’editoria, dello sport che stanno facendo un sacrificio enorme, insieme a tutti i cittadini italiani, per arrestare quanto più possibile la piaga del contagio.

Confcooperative è al fianco di tutte le proprie cooperative socie, con il massimo impegno, per affrontare questa fase di emergenza senza trascurare un pensiero al futuro prossimo, quando dovremo aiutare le imprese a ripartire. Per questo, sin dalle prime giornate di emergenza, il Consiglio di presidenza ha promosso iniziative per rispondere ai bisogni delle nostre imprese, come la creazione di una cabina di regia con il compito di reperire i Dispositivi di ProtezioneIndividuale per i cooperatori più esposti. È stata un’iniziativa complessa, che si è scontrata con tanti ostacoli burocratici, con le avversità delle dogane e con la difficoltà di intercettare sul mercato prodotti diventati introvabili, evitando il rischio di incappare in forniture di cattiva qualità o, peggio, legate al malaffare. In poche settimane siamo comunque riusciti a rifornire 2000 cooperative con ordini che hanno superato gli 8 milioni di pezzi di DPI.

Abbiamo costantemente presidiato con i nostri uffici nazionali e con le Federazioni di settore le normative che, in poche settimane, sono state copiosamente prodotte dal Governo e dalle Istituzioni nazionali e regionali. Abbiamo siglato un accordo con i Sindacati per la tutela dei luoghi di lavoro, perché i cooperatori hanno a cuore la salute dei propri soci e dipendenti; però non abbiamo esitato a scrivere una dura lettera ai segretari nazionali delle tre maggiori sigle sindacali del Paese quando alcune categorie a livello nazionale e territoriale hanno, in modo strumentale, ostacolato il lavoro che, con grande fatica e generosità, le cooperative stavano portando avanti.

Abbiamo deciso di sospendere la prima quota di contributi associativi dovuti all’organizzazione, pur sapendo che questo slittamento potrà creare problemi di liquidità alle nostre Unioni ma considerando che non si può rimanere indifferenti di fronte alle difficoltà che le imprese stanno vivendo. Così come abbiamo deciso di istituire subito una task force per affiancare le imprese, costrette alla sospensione dell’attività, nel cercare soluzioni alla mancanza di liquidità; abbiamo individuato strumenti di intervento finanziario in aggiunta alle misure pubbliche, su cui c’è un attivo confronto con il Governo affinché un flusso di credito da parte delle banche, con la garanzia statale, giunga a tutte le tipologie di imprese piccole, piccolissime, medie e grandi.

Le misure che, come organizzazione, metteremo in campo si andranno ad aggiungere e consentiranno di avere credito attraverso l’azione congiunta del sistema del Credito Cooperativo, degli strumenti di finanza di sistema come Cooperfidi Italia e CFI e con l’intervento di Fondo Sviluppo. Questi strumenti sono stati concepiti per sostenere e finanziare tutte le cooperative e le nostre Unioni territoriali e i nostri CSA che saranno di supporto alle cooperative.

Ai CSA dei nostri territori si è affiancata, sin dai primi giorni della pandemia, l’azione strategica di ICN, la nostra società di consulenza aziendale e assistenza fiscale, per fornire tutti i supporti necessari ad operare in questo difficile contesto.

D’intesa con Node Soc.Coop. la nostra società di sistema di Information Technology, abbiamo offerto alle cooperative la possibilità di avere assistenza gratuita per i mesi necessari ad avviare piattaforme informatiche, utili al lavoro in questo periodo; un investimento che risulterà essenziale anche nel prossimo futuro.

Sul fronte della comunicazione abbiamo intensificato il nostro focus sull’operato delle cooperative, quelle in difficoltà e quelle in prima linea fino a quelle che fanno solidarietà, dedicando tempo, risorse e attenzione alle aree e alle comunità più colpite dall’emergenza sanitaria. Lo facciamo con il nuovo GR di Confcooperative, inaugurato rapidamente in questa crisi per essere strumento di prossimità e di riconoscimento del valore della cooperazione. Il GR racconta l’attualità ma anche le storie, le iniziative e le difficoltà delle cooperative in questa epoca di Covid-19.

Continua, con l’usuale cura e professionalità, la segnalazione ai territori di bandi e opportunità per le imprese cooperative; i ministeri hanno infatti accelerato o adattato iniziative che possano facilitare e sostenere gli sforzi delle imprese nella trasformazione tecnologica, imprenditoriale e organizzativa che questa crisi comporta.

Tutto questo lo stiamo facendo anche grazie al personale di Confcooperative che, in seguito al provvedimento di lockdown del 13 marzo scorso, è stato rapidamente trasferito in modalità di smart working, garantendo a tutti la serenità della propria sicurezza in coerenza alla necessità di continuare a lavorare senza risparmio per essere al fianco delle nostre cooperative.

L’hashtag #iolavoroperlecooperative è stato adottato da tutti noi per sentirci ancora più uniti in questa tragica contingenza.

Naturalmente, siamo stati costretti ad annullare molte delle nostre attività e iniziative in programma, pur mantenendo la totale operatività di tutti gli uffici; soprattutto abbiamo dovuto rinviare il Consiglio nazionale in programma per il prossimo 8 aprile e una parte della stagione assembleare non ancora celebrata, in particolare le assemblee territoriali dei mesi di marzo e aprile.

Per questo anche la nostra Assemblea Nazionale dovrà slittare e il Consiglio di presidenza proporrà al Consiglio nazionale di riprogrammarla per il 22 e 23 settembre prossimi. È un tempo questo che non dimenticheremo e, con il rispetto dovuto a chi in questa emergenza avrà lasciato affetti, risorse, serenità e speranze, siamo tenuti a pensare già oggi alla ripartenza che arriverà e ci costringerà a rivedere alcuni nostri comportamenti e a ridisegnare le attività intorno ad una nuova idea di società».