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FORMAZIONE UNIVERSITA’ CATTOLICA

FORMAZIONE UNIVERSITA’ CATTOLICA

Giuseppe Milanese, Presidente Confcooperative Sanità, “Essenziale formare i giovani per diffondere lo spirito della cooperazione e la cultura dell’assistenza primaria nel SSN.”

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Tags: giuseppe milanese ,   ALTEMS ,   Università Cattolica

‘I primi 40 anni del SSN: le nuove sfide per la cooperazione e l’assistenza primaria’. Questo il titolo del seminario, tenuto il 12 ottobre dal Presidente Giuseppe Milanese, che rientra in un ciclo di appuntamenti organizzati nel quadro del Master in “Competenze e servizi giuridici in sanità” promosso da Altems, l’Alta Scuola di Economia e Management dei Sistemi Sanitari dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma.  

Il Master, patrocinato da Confcooperative Sanità, ha voluto offrire ai propri discenti una lezione che mettesse a fuoco le qualità ma anche le criticità di un sistema a vocazione universalistica quale il nostro, che sta attraversando un momento di oggettiva difficoltà. Un sistema in forte affanno, sul quale pesa una piramide demografica completamente ribaltata, l’escalation delle malattie croniche, l’arretramento dell’offerta pubblica e un elevato livello di sperequazioni socioeconomica, che si riverbera in termini di crescenti diseguaglianze nella salute. 

Non solo analisi critica però; Milanese ha anche avanzato una prospettiva di rilancio del SSN sotto il segno dell’assistenza primaria. Un riassetto del modello assistenziale del nostro sistema, che può trovare un alleato fondamentale nella cooperazione per rilanciare una sanità davvero in grado di rispondere concretamente all’emergenza della cronicità.  

“Abbiamo concluso una lezione importante con oggetto i 40 anni del Servizio Sanitario Nazionale- ha spiegato Milanese all’agenzia Dire-. Secondo me in quest’aula si è compiuto un processo importante, perché bisogna ripartire dalla comprensione di cosa si può fare nell’ambito del SSN. Bisogna cogliere quali sono gli elementi da reinventare, in particolar modo per ciò che concerne l’assistenza primaria, oltre che attivare un nuovo processo culturale. E’ necessario insegnare ai giovani quali sono i problemi e le strade da percorrere per colmare il gap che ci allontana dagli altri Paesi europei in questo ambito.” “Mi pare che oggi qui ci sia stata un’ottima risposta e presto, faccio una piccola anticipazione, nascerà un progetto culturale sempre all’Università Cattolica, che coinvolgerà i giovani. C’è bisogno di loro per ripartire e diffondere quanto più possibile la cultura della cooperazione nel senso del ‘gusto’ della comunità, della democrazia che si esprime nell’ambito di un soggetto giuridico che vive di lavoro. Quindi noi ci impegneremo nei prossimi mesi”.

 

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