"La cooperazione socio-sanitaria – ha spiegato il Presidente Milanese nel corso del suo intervento davanti ad una ricca ed attenta assise di cooperatori della sanità – è un settore in cui il Lazio è leader. Le istituzioni hanno il compito di valorizzarla. L’assistenza primaria ha bisogno di un contratto collettivo, è necessario per fornire un servizio di uguale livello in tutto il territorio. Il professor Elio Guzzanti, di cui si sono appena celebrati i funerali, sosteneva che l’ospedale da solo non era sufficiente per rispondere alla domanda di salute, ed aveva ragione”.
“Alla Regione Lazio – ha detto ancora il presidente di FederazioneSanità Confcooperative – chiediamo una cabina di regia in grado di dare regole certe e di stabilire i ruoli di tutti gli attori del sistema sanitario. Solo in questo modo è possibile costruire una rete dell’assistenza vicina ai bisogni dei cittadini. È necessario, infine, che ci sia rigore nella misurazione dei costi e dei bisogni”.
Il Presidente della Regione, Nicola Zingaretti, non avendo potuto partecipare ai lavori per sopravvenuti impegni istituzionali, ha mandato una lettera alla cooperazione: “Quello della sanità è senza dubbio il settore dove serve più coraggio, quello in cui i cittadini, i lavoratori e le imprese ci chiedono maggiori cambiamenti e più spirito di innovazione” - ha scritto il Presidente. “Il progetto di trasformazione che abbiamo avviato nel Lazio dovrà avere nella garanzia del lavoro – e anzi, nella sua piena valorizzazione – una stella polare. In questo senso, il riconoscimento del ruolo svolto dal sistema cooperativo è certamente un elemento ineludibile. Il grande patrimonio di professionalità di cui sono portatrici le cooperative che operano nella sanità del Lazio deve essere messo nelle condizioni di esprimersi al massimo delle sue potenzialità. Sono certo che, attraverso un confronto aperto, potremo superare le difficoltà e sfruttare al meglio tutte le opportunità che si aprono in questa fase di riorganizzazione”.
Il Capo Gabinetto del Presidente della regione Lazio, Maurizio Venafro nel suo intervento, nel ribadire l’importanza dell’azione della cooperazione sanitaria, ha evidenziato come: “La vera sfida sia riuscire a costruire una rete in grado di avvicinare l’offerta di salute ai cittadini. Le cooperative in questo senso rappresentano una grande risorsa. Il deficit della Sanità laziale rende questo compito non facile, ma l’Amministrazione sta cercando comunque di attivarsi. Credo che l’abolizione della regola dei fabbisogni, realizzata ad ottobre, rappresenti un primo passo importante in questa direzione”.
"Per evitare il collasso verso il quale ci stiamo avviando a causa della mancanza di scelte coraggiose e di un sistema burocratico elefantiaco, Il sistema di welfare del nostro Paese ha bisogno di essere innovato e in tempi rapidi - ha argomentato Carlo Mitra, Presidente Confcooperative Lazio. A tal fine la cooperazione propone come motore di cambiamento lo sviluppo del ruolo della sussidiarietà e delle reti di comunità costituite dalle cooperative della sanità quali partner del sistema pubblico".
Nel corso dell'Assemblea è stato presentato al Capo di gabinetto Venafro un documento di proposte ed istanze della cooperazione sanitaria, sul quale la Federazione, in forza della sua storia e dei suoi numeri, intende misurasi ed aprire una stagione di collaborazione e partenariato con le istituzioni.
A conclusione dei lavori assembleari è stato eletto il nuovo consiglio della federazione regionale così composto: ANGELA D'AGOSTINO, GABRIELE PERUZZI, GIANNI VANI, PIERLUIGI LUCINI, MARIO SANFILIPPO, MAURO D'ORAZIO, MARCO CESARINI, STEFANO MELLINI, FABIO D'ANDREA, PIERLUIGI BARTOLETTI, LUIGI DE LUCIA, GIOVANNI CIRILLI, VALTER MACINO, PAOLO GAONI, MARIA GRAZIA MEDIATI, NICOLA STRAMPELLI, ROBERTO DOMINICI, ROBERTO PENNACCHIO, ERNESTO ANDREOLI, SANDRO TURINA
Alla FederazioneSanità Confcooperative Lazio sono associate 54 cooperative e società di mutuo soccorso, gli occupati diretti sono 4.050. L’80% degli occupati è anche socio della cooperativa in cui presta lavoro. La maggioranza assoluta della forza lavoro è femminile. Il fatturato aggregato ammonta a oltre 550 milioni di Euro. A livello settoriale, la maggioranza assoluta delle aderenti, il 72,2%, è rappresentata da cooperative sociali a specializzazione sanitaria. Le cooperative di medici rappresentano il 14,8% delle aderenti, le cooperative farmaceutiche sono il 3,7%, le mutue socio-sanitarie e assicurative rappresentano il restante 9,3% delle aderenti.
Fanno parte del sistema Confcooperative FederazioneSanità Lazio:
- le più importanti Cooperative Sanitarie - alcune eccellenze nazionali -, che prendono ogni giorno in carico oltre 20.000 assistiti.
- Svolgono attività di assistenza domiciliare, gestiscono RSA, Centri di riabilitazione, poliambulatori medici specialistici e Laboratori di analisi e di diagnostica, Comunità terapeutiche .
- Con una rete di oltre 3000 operatori (infermieri, fisioterapisti, medici, operatori sociosanitari, etc) erogano servizi sanitari ed assistenziali in un’ottica d’integrazione ospedale territorio.
- la più importante rete di Cooperative di Medici di Medicina Generale - 16 Cooperative con 700 medici Soci - che gestiscono alcune strutture di eccellenza e di sperimentazione della Sanità di territorio quali un Poliambulatorio Cure Primarie a Roma, un Ambulatorio Codici Bianchi a Ostia, “Casa Iride”, struttura di accoglienza per malati in stato vegetativo, un hospice per malati terminali.
- le più importanti reti Cooperative tra Farmacisti – circa 600 farmacie a Roma, 400 a Latina, molte altre nelle Province del Lazio.
Garantiscono l’accesso al farmaco ai cittadini e rappresentano inoltre dei centri intermedi di veicolazione di servizi alla farmacia e ai cittadini. Assicurano l’azione sinergica che permette alle farmacie di essere il nuovo presidio territoriale per le prestazioni sanitarie.
- due grandi realtà di Mutue socio-sanitarie con migliaia di Soci rappresentano la frontiera della sussidiarietà mutualistica del futuro. Operano per assicurare l’accesso ai trattamenti sanitari e a cure croniche a tutti i cittadini. Offrono l’assistenza diretta e indiretta e prestazioni specialistiche realizzando network sanitari capaci di garantire, ai propri iscritti, agevolazioni sulle tariffe e sui tempi per la fruizione delle prestazioni.