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EXPO SALUTE

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Ogni anno oltre 81 mln. di persone nel mondo curate da cooperative. FederazioneSanità Confcooperative presenta i dati di “Better Health & Social Care”.

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«Sono 81 milioni le persone che ogni anno nel mondo ricevono servizi e prestazioni sanitarie dalle 20.000 cooperative specializzate in questo settore. È come se un paese grande come la Germania avesse il sistema sanitario organizzato in forma cooperativa». Lo dice Giuseppe Milanese, presidente di FederazioneSanità - Confcooperative nel corso della presentazione di “Better Health & Social Care” il rapporto presentato a Expo da FederazioneSanità - Confcooperative che ha organizzato il workshop internazionale “Nutrire il welfare, le cooperative in sanità” confronto tra la cooperazione sanitaria di Italia, Canada, Brasile, Argentina, Spagna e Giappone.

Tra questi il Brasile è il paese con il più alto numero di persone assistite dalle cooperative sanitarie: ben 20 milioni, vale a dire il 10% dell’intera popolazione brasiliana, con 114.000  medici organizzati in 360 cooperative. In Giappone sono 3 milioni i cittadini utenti dei servizi delle cooperative sanitarie. Altri 4,5 milioni distribuiti abbastanza equamente tra Spagna e Argentina. In Italia 1,5 milioni di persone ricevono assistenza dalle cooperative sanitarie.

In particolare nel nostro Paese il bisogno di assistenza primaria fuori dall’ospedale è ormai un’emergenza inderogabile, mancando circa 300.000 posti letto nelle residenze intermedie su tutto il territorio nazionale e registrando uno dei più bassi tassi di assistenza domiciliare in Europa. 

«L’assistenza offerta dalle cooperative sanitarie, in Italia e nel mondo, – dice Milanese – è ad alta specializzazione perché non si tratta di semplice erogazione di servizi, ma di un sistema che mette in rete know-how e professionalità diverse: medici, farmacisti, infermieri, riabilitatori. Un network di competenze che crea una valida risposta ai bisogni di assistenza primaria sul territorio. Necessità in crescita soprattutto laddove il pubblico non riesce più a coprire tutte le richieste, sia perché la sanità pubblica deve fare i conti con ristrettezze di bilancio sia perché la mappa dei bisogni è in continua evoluzione per motivi demografici o epidemiologici».

A questo sistema di assistenza che coniuga bisogno e territorio, professionalità multisettoriale ed esigenze complesse si sta affiancando l’esperienza delle mutue sanitarie, dall’Italia al Canada, dal Brasile alla Spagna.

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