Tra novembre 2018 a maggio 2019 sarà realizzata anche la seconda fase del progetto volto a valutare il potenziale di sviluppo della cooperazione sanitaria in Kenya e Camerun, nell'ottica dell’avanzamento della copertura sanitaria universale e del perseguimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile.
Il progetto mira a convalidare l'ipotesi che le cooperative che lavorano in vari campi, ad esempio, i servizi finanziari o il settore agricolo, possano espandere con successo i loro servizi nel campo della salute, come dimostrato da diversi casi in America centrale e del Sud, sia in termini di offerta di assistenza, che di promozione della salute.
Il progetto, molto innovativo nella sua connotazione, è finanziato dalla Swiss Agency for Development and Cooperation e si basa sia su partnership locali in questi due paesi di riferimento che su partenariati nord-sud, tra cui l'unità Cooperativa dell'Organizzazione Internazionale del Lavoro; Association de soutien aux Centres de Recherches, d'Enseignements et de Soins (ONG con sede a Ginevra, presente ad Akonolinga in Camerun); NorWest Co-op Community Health (Winnipeg, Canada); Confcooperative Sanità (Italia); Alliance for Health Promotion/Kenya (ONG con sede a Kitale); Réseau Éducation et Solidarité (ONG francese) e LPS Productions (Montreal).
Condotto da Jean-Pierre Girard, consulente internazionale nell'imprenditoria collettiva, il team include Willy Tadjudje, specialista legale sui temi della cooperazione e del mutualismo in Africa e Veronica Shiroya, studentessa in un programma di dottorato presso l'Institute of Public Health (Università di Heidelberg in Germania). Geneviève Morand e Don McNair per l’aspetto relativo ai social media. Il progetto sarà realizzato in stretta collaborazione con un altro progetto finanziato dalla DSC volto a valutare la migliore impostazione di una piattaforma virtuale dell'International Health Cooperatives Organization (IHCO) con il coinvolgimento della Fondazione Espriu (Barcellona, Spagna). In poche parole, questo progetto permetterebbe di mostrare le competenze, il know-how e le risorse delle cooperative sanitarie esistenti e che, ad esempio, potrebbe essere richiesto da promotori di nuove cooperative sanitarie.