L'evento, dal titolo: “La nuova rete delle aggregazioni funzionali territoriali: nuove opportunità per i cittadini”, è stato un'occasione per riflettere sui temi della riforma Balduzzi e della sua implementazioni, con una particolare attenzione ai rischi e alle opportunità per gli operatori, cooperative di MMG in primis, per i cittadini e per tutti gli stakeholder chiamati in causa (Regione, ASL e Organizzazioni Sindacali Mediche).
“L’età sempre più avanzata della popolazione e il quadro epidemiologico, connotato da una sostanziale prevalenza della cronicità – spiega Mario Sacco presidente dell’unione interprovinciale Confcooperative Asti- Alessandria che ha organizzato il seminario - hanno determinato un radicale ripensamento delle cure primarie e del ruolo del medico di medicina generale, per meglio affrontare la rilevanza dei bisogni assistenziali e sociali generati da tale situazione”.
“Si dovrà declinare – aggiunge Sacco - l’attività delle AFT, rendendole in grado di fornire quei servizi che richiedono un processo di integrazione e crescita proprie della forma cooperativistica. A tale scopo – conclude - Confcooperative ha voluto avviare un confronto tra gli attori del cambiamento per approfondire e comprendere appieno le opportunità, ma anche le criticità di questo percorso”.