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COOPERATIVA OSA ASSEMBLEA GENERALE 2019

COOPERATIVA OSA ASSEMBLEA GENERALE 2019
I volti, le storie, le testimonianze di una festa animata dalla partecipazione di tanti soci ed assistiti.

Categorie: dalle COOPERATIVE

Tags: giuseppe milanese ,   Coopeerativa OSA ,   Assemblea Generale 2019

“È bello ritrovarsi qui come ogni anno. L'Assemblea Generale dei soci è l'ultimo atto di un percorso di confronto iniziato con le Assemblee Separate e che oggi si completa. Siamo una famiglia che si ritrova insieme. Ci ritroviamo qui insieme ad Ivan, che oggi festeggia il compleanno, insieme ad Antonio e Giacomo che lavorano a Mesagne e a Nicolino che abbiamo aiutato a realizzare il suo sogno di giocare a basket. Loro danno il senso di quello che facciamo”. 

Con queste parole il Presidente di OSA, Giuseppe Milanese, apre l'Assemblea Generale dei soci, appuntamento conclusivo del percorso assembleare della Cooperativa nel 2019, ospitato nella tradizionale location dell'Auditorium del Santuario del Divino Amore. È una giornata di giugno che soffoca, ma la grande famiglia di OSA è tutta qui. Ci sono i soci provenienti da tutta Italia, gli assistiti, gli ospiti invitati dalla Cooperativa. In tanti scelgono di salire a bordo delle unità mobili di Nontiscordardimé per effettuare il check-up gratuito previsto dal progetto “La salute è preziOSA”, un'iniziativa che mette al centro la salute e la sicurezza. Tanti altri si fermano lungo il percorso di OSA Lab, il progetto di Ricerca e Sviluppo che la Cooperativa sta brevettando. Nel corridoio che porta alla sala dell'Auditorium sono esposti i pannelli che raccontano “il futuro dell'assistenza” insieme agli strumenti di telemedicina e ai supporti di intelligenza artificiale. C'è insomma grande voglia di partecipare, di ritrovarsi, di guardare al futuro ma anche di ricordare.

RICORDI E TESTIMONIANZE. “Prima di parlare dei numeri e delle prospettive dobbiamo ricordare due persone care come Nicola e Raffaele. A Nicola abbiamo dedicato la sede a Palermo. Era un uomo della sua terra, con un cuore enorme e ci mancherà. Raffaele era un amico e oggi abbiamo consegnato una targa ricordo a suo padre con cui mi permetto di dire ho un rapporto quasi da figlio”, ha affermato con commozione il presidente di OSA. Poi il microfono passa nelle mani di Antonio, lo chef che lavora nella Residenza Mesagne e di Giacomo, che nella struttura brindisina si occupa della segretaria generale. Il primo legge una poesia d'amore e si emoziona, il secondo racconta la sua storia. Poi sale sul palco Luciano, assistito dal servizio HIV, la cui storia è raccontata nell'ultimo numero del magazine 50MILA VOLTI. “OSA è stata una cosa bella che mi è successa, quasi per caso. Senza gli operatori della Cooperativa per me sarebbe dura. Tornare indietro? No, non serve. Meglio guardare al futuro e insieme a OSA lo facciamo ogni giorno”, dice Luciano nel suo lungo discorso che strappa applausi a più riprese dalla platea.

IL VOLTO DELLE PERSONE. Quindi è Don Luigi Maria Epicoco a prendere la parola per “darci il senso di quello che facciamo”, come sottolineato da Milanese nel presentarlo. Un discorso alto, che chiude quasi in maniera naturale questa prima parte di Assemblea. “Mentre venivo qui pensavo a cosa condividere con voi. C'è una grande differenza tra la parola mestiere e la parola vocazione. Mestiere significa portare il pane a casa, ma vocazione è fare qualcosa in più, dove ti realizzi ed esprimi te stesso. E tu esprimi te stesso quando cresce l''umanità intorno a te. Ecco, quello che voi vivete non è un mestiere. Qui la differenza è in un fattore che non dobbiamo mai dimenticare, qui si mettono insieme persone che vivono le difficoltà. Quello che conta di più sono i volti e non i problemi, perché quando si umanizza una difficoltà si dà un volto ad una persona. Se OSA ha un significato è perché non perde di vista le persone e crede soprattutto alle persone. Siamo umani perché non ci dimentichiamo del volto delle persone, finché OSA non dimenticherà il volto delle persone servirà a qualcosa”.

IL SALUTO DI CONFCOOPERATIVE. “Un'Assemblea così partecipata non fa altro che dimostrare che OSA, pur crescendo nei numeri e nel fatturato, mantiene saldamente ancorata la propria attività a quelli che sono i principi fondanti della Cooperazione. Voi li rappresentate tutti. In un momento come questo dove lo Stato arretra e il bisogno di servizi e di assistenza diventa sempre più forte, questo è il terreno dove la cooperazione è naturalmente destinata a crescere”, afferma Elisabetta Batazzi, Capo del Dipartimento amministrativo di Confcooperative, portando il saluto della Confederazione delle Cooperative italiane ai soci presenti.

LAVORI ASSEMBLEARI. Esaurite le testimonianze, si parla dei numeri. È l'Amministratore Delegato della Cooperativa, Flaviano Ponziani, a presentare ai soci i dati economici contenuti nel bilancio di esercizio al 31 Dicembre 2018, primo punto all'ordine del giorno. “Nel complesso OSA ha fatturato circa 114 milioni di euro, con un incremento di 8 milioni rispetto al 2017 - sottolinea nel corso della sua relazione Ponziani - e ha realizzato un Valore Aggiunto Globale pari a 85,8 milioni di euro. Sono dati incoraggianti che confermano il nostro percorso di crescita. In media ognuno dei 3.551 lavoratori di OSA ha prodotto oltre 32 mila euro e, in proporzione, è come se ognuno di noi si prendesse cura di 13 delle 44 mila persone che assistiamo in Italia. Una notizia positiva è che quest’anno finalmente sarà possibile devolvere i dividendi ai soci accantonati negli ultimi 11 anni. Quasi 1,3 milioni di euro potranno quindi essere suddivisi ai soci comprensivi di interessi arretrati”. Il bilancio, la cui correttezza viene certificata anche dalla relazione del presidente del Collegio Sindacale, Andrea Perrone, è stato approvato all'unanimità dai soci.

LE PROSPETTIVE. Milanese traccia un breve excursus storico di OSA, che negli ultimi dieci anni ha duplicato i propri numeri in termini di assistiti, lavoratori, fatturato. “Dove vogliamo portare OSA? Questa è casa nostra. Dove vogliamo andare? Dove vanno i nostri assistiti, seguendo il lavoro. Siamo 3.551 lavoratori e il 67% è costituito da donne. Il 55% di noi ha un titolo di studio. Assistiamo ogni giorno quasi 44mila persone, se facessimo una cooperativa di comunità ci vorrebbe uno stadio per riunirci”, osserva il presidente.“Rimaniamo nella cooperazione, non abbandoneremo la via dell'impresa sociale in cui ognuno di noi è il proprietario del proprio luogo di lavoro. Vogliamo continuare su questa strada, puntando anche sulla tecnologia e sulla formazione e siamo pronti a rispondere alle nuove sfide, come quella dell'accreditamento perché vogliamo competere in competenze, ma anche in cuore perché ne abbiamo tanto”.

 

FONTE: www.osa.coop