Di cosa si occupa la vostra cooperativa?
La cooperativa sociale Anver si occupa di salute e di formazione. In modo particolare abbiamo un poliambulatorio, situato a Roma in via Del Forte Tiburtino 110, zona Tiburtino terzo, dove svolgiamo attività di visite specialistiche, ecografie, Moc e mammografie. Inoltre in questi anni abbiamo dato ampio spazio alla formazione realizzando percorsi di approfondimento sulla bioetica (bioethics summerc school), ma anche tenendo incontri nelle scuole su temi legati al disagio giovanile. Infine prosegue l’attività di sportello di ascolto psicologico in alcuni istituti scolastici della capitale, aperto a studenti, docenti e genitori.
Come è nato questo progetto?
È nato 25 anni fa, infatti quest’anno festeggiamo il 25esimo, precisamente nel quartiere Verderocca.
Il tutto è partito da una riflessione tra diversi professionisti che si sono resi conto che era necessario fare qualcosa di concreto. Quindi abbiamo iniziato ad essere vicini alle persone e alla loro salute, tenendo conto della persona nella sua globalità. Questa esperienza è diventata qualcosa di concreto per le persone e soprattutto stabile nel tempo. Questo era proprio l’obiettivo che ci ponevamo: che le persone potessero avere dei referenti e che potessero rimanere tali nel tempo.
Quale è stato il momento più difficile che avete dovuto affrontare?
Gli inizi sono stati senza dubbio i momenti più difficili perché ci sono delle spese forti da affrontare, c’è un gruppo di fondazione da mettere insieme, con ideali e valori da condividere. Quindi l’inizio è stato certamente il momento più difficile che abbiamo affrontato, ma sono stati anche momenti carichi di entusiasmo e di sogni.
E il momento più entusiasmante che avete vissuto?
Quando abbiamo visto che le persone rispondevano bene al nostro progetto, che ci facevano richieste e c’era una continuità nella cura, quindi si dimostrava apprezzamento per il nostro lavoro. Comunque sicuramente sono i risultati negli anni che ci entusiasmano e ci incoraggiano a proseguire ed è stato bello vedere che i sogni, con l’aiuto di tutti, si possono realizzare.
Quanto è stato strategico per voi scegliere la modalità cooperativa per avviare la vostra impresa?
Per noi è stato fondamentale perché quando ci siamo trovati di fronte alla scelta di portare avanti dei valori, degli ideali volevamo che questo lavoro diventasse un vero e proprio lavoro per noi, abbiamo pensato che la forma migliore poteva essere proprio la cooperativa sociale, che come forma di società cooperativa nasceva proprio in quegli anni
In che cosa il sistema cooperativo potrebbe esservi di supporto?
La centrale cooperativa l’abbiamo sempre pensata come un supporto per tutte le necessità. Un luogo dove si potessero unire diverse cooperative e nello stesso tempo trovare anche dei servizi utili per le cooperative, insomma un luogo di servizio e di pensiero, un luogo di riflessione condivisa.
Questo è un anno importante: assemblea di Confcooperative, elezioni politiche, elezioni regionali. Cosa vi aspettate da questo 2018?
Ci aspettiamo concretezza nel senso che pensiamo ad aiuti reali ed attuali, non modelli legati a 25 anni fa, ovvero aiuti nuovi per i tempi di oggi. Non vogliamo scatole vuote, ma un luogo dove si portano avanti realmente cooperazione e valori comuni. Inoltre penso che sia molto utile, che Confcooperative possa essere promotore di incubatori sociali che stimolino le relazioni tra diversi soggetti presenti nel mondo delle cooperative, non solo per un confronto, ma anche per promuovere una relazione proficua per costruire qualcosa insieme. Le cooperative possono aiutare sé stesse con uno scambio relazionale ed economico. Quindi ci aspettiamo che anche il mondo politico si renda conto del valore reale di questa realtà, ormai non più minore, nell'ambito lavorativo
Per maggiori informazioni è possibile visitare il sito della cooperativa www.anvermedica.com
FONTE: www.roma.confcooperative.it