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CONVEGNO APPALTI: MAURIZIO GARDINI

CONVEGNO APPALTI: MAURIZIO GARDINI
“Con riforma meno burocrazia e più sviluppo”.

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«In questi anni abbiamo lavorato molto perché si cambiasse pagina, la normativa precedente sugli appalti ha generato nel Paese patologie e tanta corruzione. Soprattutto non ha fatto capire che l'appalto è anche un fattore di sviluppo.»

Lo dice Maurizio Gardini, Presidente di Confcooperative, intervistato nel corso del convegno “Appalti: trasparenza, responsabilità, sviluppo” organizzato dalla stessa Confederazione.

«Gli appalti sviluppano un controvalore economico che sfiora i 250 miliardi di euro, pari al 15% del Pil. La riforma, così come concepita – ha argomentato Gardini –  ordina e regolamenta il settore e trasforma l’equazione appalto = spesa, in appalto = investimento in sviluppo. Un nuovo rapporto che ottimizza la delicata relazione tra spesa pubblica e rigore dei conti. Una buona normativa in materia di appalti ha un valore, non soltanto tecnico-giuridico, ma soprattutto produttivo e sociale che può determinare un aumento della domanda interna.»

Entrando nel merito del nuovo Codice il Presidente di Confcooperative ha sottolineato come: «Con questa nuova normativa arriva innanzitutto una semplificazione, si passa da 700 articoli a 200. Questo è un primo grande elemento di semplificazione perché nella burocrazia si annidava il fatto che ogni singolo ente appaltante, ogni istituzione potesse irrigidire e creare sacche dove si poteva annidare il malaffare.» 

Inoltre nel nuovo Codice c'è «il riconoscimento dell'offerta economicamente più vantaggiosa ed il definitivo superamento del massimo ribasso, che è una norma che ha alimentato una stagione che abbiamo voluto eliminare definitivamente».

Gardini, infine, ricorda anche che adesso le «piccole e medie imprese sono riconosciute e salvaguardate nella normativa».

Video- Intervista al Presidente Maurizio Gardini

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