In sanità vanno innanzitutto tutelate le persone, per questo occorre slegare le gare d'appalto dall'assistenza. I servizi devono essere garantiti in base a precisi requisiti, cioè a «criteri di autorizzazione ed accreditamento».
Questa la posizione di Giuseppe Milanese, Presidente di FederazioneSanità Confcooperative, espressa nel corso del convegno “Appalti: trasparenza, responsabilità, sviluppo” svoltosi presso la Sala Polifunzionale della Presidenza del Consiglio dei Ministri, alla presenza del Presidente ANAC, Raffaele Cantone.
«Tutta la parte assistenziale non c'entra niente con gli appalti- spiega Milanese- desidereremmo che l'assistenza ai cittadini italiani fosse basata su criteri di qualità che solo l'autorizzazione e l'accreditamento possono garantire. Questo perché un cittadino assistito in casa o nelle residenze non può veder cambiare il suo assistente in base ad una gara d'appalto. Quindi c'e' bisogno di regole europee, negli altri paesi sono già in vigore, che prevedono una serie di erogatori che vengono autorizzati ed accreditati e che competano per innalzare la qualità dei servizi nei confronti dei cittadini.»
Per quanto riguarda il nuovo Codice, il Presidente di Federazione Sanità sottolinea: «Siamo molto contenti che si cominci a mettere mano a questo sistema, perché gli appalti in Italia sono un fatto fondamentale su cui le regole del gioco vanno riscritte e questo mi pare un tentativo ben riuscito.»
Video- Intervista al Presidente Giuseppe Milanese