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OSS, pronti per la revisione

OSS, pronti per la revisione
Profilo OSS: finalmente sta cambiando l’Accordo Stato-Regioni

Categorie: in PRIMO piano

Tags: assistenza ,   cooperative ,   sanità ,   Terzo Settore ,   OSS ,   accordo

Perseverare, tener duro, intestardirsi. Vale la pena quando si ha a che fare con la salute dei cittadini, con l'assicurare loro l'assistenza primaria all'altezza dei mutati bisogni sanitari e sociosanitari.
Confcooperative Sanità ha battuto con convinzione e dati alla mano sulla priorità - non ulteriormente procrastinabile - della revisione della figura degli #oss, che sembra finalmente trovare ancoraggio normativo nella bozza di accordo tra il Ministero della salute, le Regioni e le Province autonome di Trento e di Bolzano dello scorso 22 giugno. L’ultimo era stato sancito 21 anni fa...
Condivisibili i nuovi ambiti di competenza dell’OSS in bozza: Aiutare la persona assistita nel soddisfacimento dei bisogni di base e alla vita quotidiana, assicurare igiene, sicurezza e comfort degli ambienti di vita e di cura della persona, svolgere attività di assistenza alla persona a carattere sanitario e socio-assistenziale, svolgere attività finalizzate all’integrazione con altri operatori e al lavoro in team
Bene anche i nuovi ambiti professionali dell’OSS nei settori: sanitari; socio-sanitari; socio-assistenziali; a domicilio dell’assistito, presso i servizi e le strutture ospedaliere e distrettuali, territoriali, residenziali, semi-residenziali; presso le strutture scolastiche, le strutture penitenziarie.
Siamo soddisfatti e sentiamo di aver contribuito anche noi come terzo settore q questo risultato.
Non è tuttavia intenzione attribuirsi un merito, quanto piuttosto è il momento di continuare a lavorare per non disperdere il risultato e ulteriormente stimolare la piena implementazione dell’#operatore #sociosanitario #specializzato (oss-s) figura, peraltro, già disciplinata nel nostro ordinamento sanitario (Accordo del 16 gennaio 2003 tra Ministro della salute, Ministro del lavoro e delle politiche sociali, Regioni e Province autonome).
Ciò consentirebbe realmente di Intervenire sulla carenza strutturale di personale sanitario, problematica che si sta ripercuotendo sia sul sistema pubblico ma, soprattutto, sugli operatori privati, anche a causa della difficoltà dei canali universitari di garantire un fabbisogno sufficiente di professionisti, infermieri in primis.
C’è dunque la necessità impellente, ora più che mai, di valorizzare nuove figure professionali, oltre che attraverso il riordino del profilo dell’OSS, anche sulla relativa formazione al fine di riuscire a garantire il fabbisogno di personale sanitario e sociosanitario essenziale anche per l’implementazione del PNNR. 

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