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Linee Guida Governo su Riforma del Terzo settore nella giusta direzione.

Linee Guida Governo su Riforma del Terzo settore nella giusta direzione.

Il Commento di Giuseppe Milanese, Presidente di FederazioneSanità

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«Siamo pronti a collaborare concretamente e a proporre strumenti e progettualità efficaci per superare l’attuale frammentazione del sistema dell’assistenza. Vogliamo contribuire a promuovere le sinergie necessarie per fondare un nuovo welfare partecipativo che superi le vecchie dicotomie: pubblico/privato e Stato/mercato».

Così Giuseppe Milanese, presidente di FederazioneSanità Confcooperative condivide le linee guida tracciate dal Documento di Consultazione del premier Renzi.  

Plaudiamo in particolare all’iniziativa di valorizzazione del principio di sussidiarietà , perché siamo convinti che il nuovo Welfare non possa che fondarsi su tale principio, assieme a quelli dell’universalismo selettivo e della responsabilità, attraverso lo sviluppo della società attiva.

«Condividiamo pienamente la proposta di revisione dei requisiti per l’autorizzazione e per l’accreditamento delle strutture e dei servizi sociali e delle relative procedure di affidamento alle imprese del Terzo  settore da parte degli enti locali. L’auspicio e la richiesta che facciamo al governo – precisa Milanese – è che, in tale revisione, vengano inseriti anche i servizi sanitari e sociosanitari secondo lo schema delle 5 R: 1) regia unica nazionale per l’assistenza, 2) regole certe sull’accreditamento, 3) ruolo per attori del sistema, 4) rete tra gli operatori, 5) rigore nel monitorare la qualità dei servizi.

«Le linee guida annunciate dal premier – aggiunge Milanese – fanno intravedere, finalmente, un cambio di paradigma, richiesto, da tempo, dall'Europa e dai mutamenti socio - economici e demografici. Occorre porre la persona, e non lo Stato, al centro del modello, secondo un principio di sussidiarietà verticale e orizzontale, per arrivare a un nuovo Welfare che qualifichi le eccellenze, dia servizi di alta qualità e generi ulteriore occupazione anche con il contributo della cooperazione che rappresenta una straordinaria formula di sussidiarietà, di innovazione, di economia e di lavoro  da incentivare – così conclude Milanese – leggiamo la proposta di riordino delle forme di fiscalità previste per il Terzo settore».

 

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