<<Si fa poco per garantire un’assistenza primaria sistematica a fronte di una popolazione, di persone spesso sole, che invecchia. E non è solo una questione di spesa ma di come si spende o, per meglio dire, di come si investe.>> Così il Presidente di FederazioneSanità, Giuseppe Milanese, al Forum organizzato dall'Osservatorio sui Consumi Privati in Sanità (OCPS) della SDA Bocconi.
L’intervento si è inserito nel quadro di una vivace Tavola Rotonda alla quale hanno preso parte Carlo Conforti (ANIA), Francesco Boccia (Presidente Commissione Bilancio della Camera), Antonio Messina (Farmindustria), Gabriele Pellissero (AIOP), Annarosa Racca (Federfarma), Francesco Ripa di Meana (FIASO), Pierpaolo Vargiu (Commissione Affari sociali), Giuseppe Zuccatelli (Age.na.s). Dagli interventi è emersa la necessità di un’attenta valutazione del fenomeno degli oltre 30 miliardi di spesa sanitaria privata out of pocket anche nella direzione di una governance pluralistica del sistema.
<<C’è anche di che essere preoccupati>> prosegue Milanese, <<tenuto conto del crescente malessere di un sistema sanitario che non sa rinnovarsi. Sebbene i problemi, e spesso anche le soluzioni, siano note. A cominciare dalla necessità di distinguere la responsabilità di committenza dalla responsabilità di produzione dei servizi, passando per la consapevolezza che la spesa privata, come ci conferma lo studio dell’OCPS, cresce e non è sufficientemente intermediata, mentre avrebbe bisogno di una mutualità veramente complementare e sussidiaria>>
<<In questo quadro una cosa è certa>> continua il Presidente, <<FederazioneSanità ha, già da tempo, individuato i punti caldi della crisi del sistema e ha formulato proposte concrete per superarne lo stallo. Parliamo della necessità, sul fronte dell’offerta, di un sistema integrato, che coinvolga cooperative di farmacisti, medici di famiglia, operatori socio-sanitari e specialisti ambulatoriali; di network capaci di garantire servizi accessibili, appropriati, interprofessionali, flessibili, sostenibili sul piano economico e misurabili sul piano degli esiti di salute. In una parola, servizi di qualità. Sul versante della domanda invece ribadiamo con forza l’esigenza di individuare soggetti capaci di aggregare i bisogni, assicurare la coerenza degli interventi, gestire consapevolmente i processi. Nella nostra visione questi soggetti sono le mutue, tassello fondamentale per dare una logica di sistema alla spesa privata, evitando che essa si frantumi in una miriade di interventi, spesso inconcludenti in termini di salute, ma gravosi per le tasche dei cittadini>>.