La foto che esce dalla 12° rilevazione congiunturale sulle imprese dell’Alleanza delle Cooperative sul secondo quadrimestre del 2017 è quella di un’economia cooperativa che sembrerebbe essersi definitivamente lasciata alle spalle la crisi.
Ma non è un orizzonte del tutto sgombro da nubi quello che si staglia davanti alle cooperative. Alle note positive si contrappongono alcuni nodi irrisolti con cui le cooperative fanno i conti da ormai più di qualche anno. La domanda interna che non riparte come dovrebbe; i tempi di pagamento e il monte di debiti della Pa che restano lontani da una condizione di normalità; la liquidità sempre in bilico e l’indisponibilità di manodopera specializzata.
Fatturato: Per 1 cooperativa su 2 i ricavi sono rimasti stabili, mentre il volume di affari è cresciuto per una coop su 3. Buone le previsioni per gli ultimi 4 mesi del 2017 per 1 cooperativa su 4. Solo per il 15% invece l’anno si chiuderà con una contrazione dei ricavi.
Occupazione: In 9 cooperative su 10 l’occupazione non ha fatto passi indietro, in particolare è rimasta stabile in 7 su 10 ed è cresciuta in 2 su 10. Previsioni sostanzialmente ottimistiche anche per il 3° quadrimestre: 9 coop su 10 non prevedono contrazioni della forza lavoro. Addirittura il 15% conta di ricorrere a nuove assunzioni.
Liquidità e tempi pagamento: la liquidità continua a essere un problema per le cooperative. Scende, infatti, del 4%, da 48,5% al 44,7% il numero delle imprese che giudica buona la liquidità, per il 9% il giudizio è invece del tutto negativo. Sul fronte dei tempi di pagamento dei debiti della Pa non ci sono sostanziali novità: per 8 coop su 10 la situazione è la stessa dei 4 mesi precedenti, l’11% segnala addirittura un peggioramento mentre solo per l’8% ci sono segnali positivi. Non va meglio nei rapporti con i privati dove la quota di cooperative che registra progressi scende al 6,5% mentre il 15% ha rilevato un peggioramento. Investimenti: Nonostante ciò una cooperativa su 3 si prepara a chiudere l’anno con nuovi investimenti per rafforzare la struttura organizzativa e produttiva; 6 su 10 manterranno la spesa per investimenti stazionaria.
Gli ostacoli alle attività: Per 4 coop su 10 la domanda interna resta il principale ostacolo alla crescita, a pesare è anche la difficoltà a reperire manodopera specializzata, 13%, poco meno di 1 su 10 ha invece indicato nella burocrazia e nella concorrenza sleale delle false cooperative le maggiori zavorre che rallentano l’attività.
Fonte: italiacooperativa.it