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Storytelling Cooperativa Raphael

Storytelling Cooperativa Raphael
Prevenzione, cura e assistenza: trentun anni della cooperativa Raphaël al fianco dei malati oncologici

Categorie: dalle COOPERATIVE

Tags: malati ongologici ,   Raphael

Oltre trent’anni dedicati alla prevenzione e alla cura del cancro, trent’anni di assistenza costante in un percorso di totale accompagnamento che aiuta i malati oncologici a non sentirsi soli o abbandonati in una situazione tanto difficile. È la storia di Raphaël, cooperativa senza scopo di lucro costituita il 13 febbraio del 1984 a Clusane d’Iseo, in provincia di Brescia. Due anni dopo l’apertura del primo ambulatorio, a Calcinate, cui seguiranno quelli di Iseo (oggi con sede a Clusane), di Castel Goffredo, in provincia di Mantova, l’ambulatorio di analisi ematochimiche di Rivoltella del Garda (che oggi ospita anche un ambulatorio oncologico), e infine quello di Lovere, in provincia di Bergamo. 
Quella della cooperativa Raphaël è una storia che nasce dalla profonda convinzione del suo fondatore, don Pierino Ferrari, che la tutela della salute sia un diritto fondamentale dell’uomo da garantire con azioni e iniziative concrete. Da qui l’idea di aprire delle strutture interamente dedicate alle malattie tumorali all’interno delle quali poter dare assistenza ai malati, avendo come obiettivo principale soprattutto la prevenzione.
Questo, infatti, uno degli aspetti che tuttora caratterizzano le attività della cooperativa Raphaël che, come evidenziato dal presidente Roberto Marcelli, possono essere suddivise in tre aree d’intervento. La prevenzione, appunto, attraverso attività informative, formative e culturali svolte dalla cooperativa con il supporto di volontari per sensibilizzare la popolazione sull’importanza di una diagnosi tempestiva del cancro e, soprattutto, sulle cause che favoriscono l’insorgenza di malattie tumorali. Incontri, convegni, pubblicazioni, attività d’informazione nelle scuole sono solo alcune delle iniziative volte a promuovere uno stile di vita sano e abitudini corrette. Due tra queste, ad esempio, sono la rivista trimestrale “Notiziario Raphaël”, edita in 25mila copie, e Radio Raphaël, a diffusione provinciale. Tutti i servizi sono svolti gratuitamente da volontari, senza sponsor pubblicitari, ma con il solo sostegno dei contributi offerti dalla popolazione. Anche all’interno della stessa cooperativa, che in totale conta 28 dipendenti, 30 collaboratori e circa 10 volontari, i componenti del consiglio di amministrazione e del consiglio sindacale non percepiscono alcun compenso. 
La seconda area d’intervento di Raphaël riguarda la prevenzione secondaria, ovvero la diagnosi precoce delle malattie tumorali. Anche grazie agli strumenti di alta eccellenza in dotazione degli ambulatori, le attività cliniche/ambulatoriali permettono di individuare tempestivamente l’insorgenza di malattie oncologiche. La particolarità degli ambulatori è che da sempre le diagnosi precoci sono effettuate secondo protocolli seguiti da un comitato e da una direzione scientifica di altissimo livello. Ogni anno, sono circa 6mila gli accessi ai 5 ambulatori oncologici gestiti dalla cooperativa, segno, ha evidenziato il presidente Marcelli, del riconoscimento da parte del territorio dell’attività svolta e in particolar modo delle finalità solidaristiche perseguite da Raphaël. Nonostante il servizio diagnostico sia realizzato in convenzione con gli enti locali, infatti, a causa delle continue riduzioni dei fondi pubblici la cooperativa interviene con proprie risorse per continuare a fornire cure gratuite in caso di malattia, o tariffe ridotte, equivalenti per lo più al servizio pubblico, nel caso dei servizi di diagnosi, garantendo così il più ampio accesso ai servizi da parte dei cittadini che nel corso degli anni hanno supportato attivamente la cooperativa. Basti pensare che oltre un quarto del fatturato proviene interamente da libere donazioni.
«Annualmente, sono circa 100 i casi in cui dalla diagnosi emerge una malattia oncologica. Curiamo gratuitamente le persone malate di tumore – spiega ancora il presidente – mentre per tutti i cittadini le nostre tariffe sono allineate al costo dei ticket sanitari. Questo perché lo scopo principale della nostra attività è quello della prevenzione».   
Un ulteriore elemento distintivo della cooperativa è quello di fornire un punto di riferimento costante, soprattutto in caso di malattia, accompagnando il paziente in tutto il percorso che va dalla diagnosi alla cura. Gli ambulatori Raphaël sono infatti collegati con le primarie istituzioni ospedaliere del territorio in modo che, qualora fosse diagnosticata la malattia, il paziente possa essere indirizzato verso le strutture ospedaliere o i singoli reparti più coerenti con le sue esigenze specifiche. Da qui, viene attivata la terza area di intervento, relativa all’assistenza domiciliare integrata, servizio attivo dal 2010, ma che in questi pochi anni è cresciuto in maniera esponenziale, come racconta il presidente Marcelli. Anche grazie al supporto delle Suore missionarie francescane, che coordinano l’attività dei volontari, la cooperativa aiuta i pazienti e le loro famiglie durante il difficile momento delle terapie o nelle fasi terminali. Quando infatti la malattia non è più guaribile Raphaël fornisce consulenza sulle cure palliative e sulle terapie del dolore offrendo assistenza domiciliare su richiesta; molte, e in costante aumento le persone che richiedono espressamente alla Asl l’assistenza della cooperativa. Il servizio non è accreditato né in convenzione con gli enti pubblici, tuttavia sono previste agevolazioni per le famiglie con meno possibilità, tanto che la cooperativa attualmente sta studiando un modo per poter esentare quelle che versano in maggiori difficoltà economiche. 
Un vero e proprio esempio, insomma, della natura mutualistica della cooperazione, dello spirito di solidarietà di chi concretamente, ogni giorno, mette il proprio lavoro a servizio delle persone. Un esempio di come la cooperazione socio-sanitaria sia uno strumento valido ed efficace per affiancare un servizio pubblico sempre più stremato dal continuo taglio delle risorse e che fatica a garantire l’assistenza necessaria a tutti i cittadini.