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OLIMPIADI IN

OLIMPIADI IN
Un momento importante per l'affermazione dei diritti delle persone con disabilità nel ricordo di Tommaso Mola.

Categorie: dalle COOPERATIVE

Tags: Città Solidale ,   Olimpiadi In ,   Tommaso Mola

Anche quest'anno grande partecipazione all’appuntamento con «Olimpiadi In» (XVIII edizione), organizzate da Città Solidale nel ricordo del fondatore e ideatore Tommaso Mola (nell'audio l'intervento di Tommaso Mola "Io, egoista della solidarietà", in occasione di una iniziativa pubblica, qualche mese prima della sua morte), manifestazione che ha come finalità l’affermazione dei diritti delle persone con disabilità.

«L’evento - è scritto nella nota - è ormai divenuto un appuntamento irrinunciabile per l’affermazione dei diritti delle persone con disabilità, organizzato con la collaborazione dell’Anpis (Associazione nazionale polisportive per l’integrazione sociale) e con il patrocinio del Comune, ed ha ottenuto negli anni la prestigiosa “Medaglia del Presidente della Repubblica“, vessillo di impegno e responsabilità per l’inclusione dei più deboli e contro i pregiudizi e le discriminazioni. Presenti il sindaco della città, Maiorano, con alcuni Assessori.

Molto ricco il programma, che ha visto il coinvolgimento di bambini, giovani e adulti, di cooperative del Terzo Settore particolarmente presenti nella cittadina, associazioni e tutti i cittadini che ormai accorrono sempre più numerosi a questa giornata di festa e solidarietà.

Il raduno è partito da piazzale della Stazione, con un lungo e festoso corteo delle organizzazioni presenti, delle autorità e dei bambini che sorreggono l’interminabile drappo della pace. Alla testa del corteo, come da tradizione, il feroce il drago “Stigma“, lungo 30 metri e alto 5, realizzato dai giovani di Città Solidale, che ha sfilato per le vie del centro urbano, per andare incontro al suo triste destino: essere scacciato a sassate (finte) dai bambini, che con la loro innocenza rappresentano il mondo di liberi ed eguali che solo loro possono costruire. Dopo l’accensione della fiaccola della solidarietà, c'è stata la presentazione delle squadre accompagnata dallo spettacolo degli sbandieratori e musici ed il saluto delle autorità presenti.

Poi è stata la volta delle Maratone Solidali, per categorie e classi di età, con una particolarità, nelle gare nessuno sarà perdente e tutti saranno premiati. Infine i giochi riservati alle squadre di “atleti speciali“, che con grande passione ed emozione si sono misurati nel “tiro alla fune” e nella gara “il barbiere di Siviglia.”

In serata la cerimonia di premiazione dei vincitori. La manifestazione è stata allietata dalla compagnia “Solidal Clown“, “Erba di Ientu” e del laboratorio di bioritmo di Città Solidale, Banda Nicolì di Erchie e dall’esibizione canora del tenore Oronzo D’Urso. L’attore e regista Gino Cesaria ha condotto la manifestazione, che si è conclusa con il concerto dei Rinoplastici.

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IL SALUTO DELLA VEDOVA - Un affettuoso saluto a voi tutti. Ho voluto mettere per iscritto queste poche, semplici parole per paura di essere sopraffatta dall’emozione. Sono queste le prime “ Olimpiadi in “ senza Tommaso. L’anno scorso lui c’era. Anche se non presente fisicamente qui tra voi, vi ha seguiti con l’emozione e l’affetto di sempre. Quest’anno è diverso… Però dobbiamo ricordare una cosa: chiunque scompaia, continua a vivere nel cuore dei suoi cari, dei suoi amici, di tutti quelli che gli hanno voluto bene. 

Gli uomini che hanno costruito qualcosa per gli altri, continuano a vivere anche attraverso le loro opere. E’ per questo che oggi Tommaso vive in questi meravigliosi ragazzi che stasera si incontrano e si confrontano gioiosamente in questa piazza.

Vive nei carissimi amici che hanno raccolto la sua eredità alla guida di Città Solidale con coraggio, generosità, entusiasmo.

Vive in tutti coloro che si sono prodigati anche quest’anno per organizzare questa manifestazione che festosamente unisce tutti al di là di ogni differenza e diversità. Siamo tutti diversi. E la diversità è ricchezza. Tommaso vive negli operatori di Città Solidale e di tutte le altre Comunità presenti, che dedicano affetto, attenzione, cura alle persone più fragili.

Vive nei cittadini di Latiano qui presenti, nei bambini e ragazzi delle scuole che ogni anno partecipano a queste nostre Olimpiadi, nei loro insegnanti che ritengono quest’esperienza fondamentale per la crescita umana e civile dei loro alunni.

Tommaso questa sera è qui con noi, perché noi, questa sera, siamo insieme nel segno dell’amore e della solidarietà. Voglio concludere con le sue parole: “ Tutti hanno diritto al rispetto della dignità che nasce con l’uomo e non muore mai. Tutti hanno diritto alla bellezza del cuore, dell’anima e dei luoghi di cura. Per questo abbiamo bisogno di una città solidale. 

Fonte "La Gazzetta del Mezzogiorno.it"