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E-care, continua lo sviluppo dei progetti

E-care, continua lo sviluppo dei progetti
Il programma prevede l’utilizzo di strumenti informatici pensati per migliorare l’assistenza al cittadino. Dal 21 ottobre è già partito il progetto di “Telecompagnia e Teleinformazione ” nella Asl Roma E

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In questi ultimi mesi la Cooperativa OSA sta proseguendo il lavoro di sviluppo dei progetti che fanno parte del programma E-care. Si tratta di una iniziativa che punta a innovare profondamente il modo con il quale viene erogata l’assistenza ai cittadini. E-care, sotto un solo nome, racchiude in realtà molteplici idee che presto saranno messe in campo per cercare di rendere migliore la qualità dell’assistenza. Gli operatori della Cooperativa hanno già avviato il progetto “Telecompagnia e Teleinformazione” che si propone di supportare, a distanza, le persone anziane o malate sole.
Nel corso del mese di novembre ha preso il via anche il network di assistenza. Il programma E-care si articola, nei fatti, attraverso diversi progetti che si propongono di migliorare l’assistenza ai cittadini, con l’utilizzo di tutti i canali che le nuove tecnologie mettono a disposizione. Una delle caratteristiche più importanti di E-care è l’aver fatto in modo che le persone possano essere supportate in modi nuovi, anche a distanza. È questo lo scopo dei programmi di “Telecompagnia” e “Teleinformazione”.
“Questo progetto - ha spiegato a OSA News Maria Chiara Galizi, sociologa e responsabile di E-care - dallo scorso 21 ottobre è già entrato nella fase operativa. Il target di questo servizio sono gli utenti anziani che vivono in condizioni di solitudine o isolamento sociale. Sono persone bisognose di compagnia che, almeno una volta alla settimana, vengono contattate dagli operatori”.
Gli utenti che ricevono le telefonate, in ogni caso, fanno parte delle persone che vengono assistite domiciliarmente da operatori socio sanitari, medici, infermieri, fisioterapisti e assistenti sociali. “I soci lavoratori che si occupano di questo servizio - ha chiarito la dottoressa Galizi - sono psicologi o sociologi, quindi perfettamente preparati per rispondere alle esigenze di questa fascia particolare di utenza. Il progetto è stato avviato in regime sperimentale nel territorio dell’Asl Roma E. Nei prossimi sei mesi, faremo in modo di includere nella sperimentazione un primo blocco di 100 assistiti che sono stati selezionati in base alle loro caratteristiche di cognitività, mobilità personale e qualità della propria rete di relazioni sociali.
Oltre al contatto settimanale che viene attivamente portato a termine dagli operatori, le persone hanno a disposizione un numero di telefono della Cooperativa OSA. Questo può essere contattato dagli assistiti in orario di ufficio e va a integrare le telefonate settimanali che vengono effettuati dai nostri operatori”. Il servizio di “Telecompagnia” lavorerà in maniera integrata con altre componenti di E-care, a partire dallo strumento della “medicina narrativa”. Attraverso quest’ultimo le persone assistite avranno la possibilità di raccontare la propria esperienza di malattia, capendo meglio se stessi. I racconti delle esperienze degli assistiti, inoltre, potranno essere resi disponibili, ovviamente in forma anonima, alla lettura da parte di persone che condividono lo stesso problema, fornendo un elemento in più per imparare a convivere o a superare il proprio stato di disagio.
“Ogni contatto - ha riferito la dottoressa Galizi - viene trascritto dagli operatori in forma di narrazione. In questo modo, le informazioni raccolte durante l’intervista non vanno perdute. In una prima fase i dati serviranno a mettere a punto una ‘griglia standardizzata’ che servirà ad assistere meglio gli utenti, ottimizzando il servizio. Non vogliamo, inoltre, che vadano dispersi i dettagli e la specificità del contenuto di ogni esperienza. In questo modo le storie degli assistiti potranno essere rielaborate sotto forma di materiale analizzabile secondo i principi teorici della medicina narrativa”.
E-care si basa anche sulla somministrazione di questionari online in modo da raccogliere il punto di vista dei cittadini assistiti. Attraverso internet l’utente può compilare due diversi questionari. “Il primo di questi – ha detto Galizi – serve a registrare la soddisfazione relativa al servizio ricevuto. Il secondo, invece, è stato pensato per raccogliere dati sulla percezione del proprio stato di salute. Lo sviluppo informatico relativo a questa parte del progetto è quasi concluso e, intorno alla metà di novembre, ha preso il via una campagna informativa presso i domicili dei pazienti. Il progetto pilota, anche in questo caso, verrà avviato nel territorio della Asl Roma E”.

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