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SANREMO, WORKSHOP SULLA COOPERAZIONE TRA MEDICI

SANREMO, WORKSHOP SULLA COOPERAZIONE TRA MEDICI

Il Presidente di FederazioneSanità Giuseppe Milanese: <<La cooperativa sociale è il luogo dove i professionisti mettono in comune le proprie idee ed il proprio lavoro.>>

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Per questa ragione - argomenta - riteniamo sia lo strumento d'elezione per riunire i medici di medicina generale in aggregazioni in grado di dare risposta, secondo criteri di appropriatezza, ai bisogni assistenziali dei cittadini. Una risposta nel territorio, che privilegi l'assistito anziché i margini di profitto. 

È ora di impegnarci - prosegue Milanese - per rimuovere i vincoli normativi che impediscono alla cooperazione sociale tra medici di operare, prima che questi spazi di bisogno siano occupati da soggetti imprenditoriali di matrice profit. Nel frattempo è necessario agire con spirito sussidiario, organizzando l'assistenza e facendosi precursori di eventuali interventi legislativi.>> Questo il senso della relazione del Presidente al seminario "Le cooperative di medici, uno strumento per innovare, fare rete e creare lavoro" organizzato da Confcooperative Imperia-Savona, da FederazioneSanità e dalla Federazione Italiana Medici di Medicina Generale il 4 dicembre a Sanremo.

Anche il dottor Dino Trento, Consigliere Nazionale della Federazione, richiamando le motivazioni che, un anno e mezzo fa, lo hanno convinto a mettersi in cooperativa racconta:<< A fronte della crescita della spesa privata, noi medici di medicina generale volevamo metterci sul mercato, per dare una risposta ai nostri pazienti  etica ed in sinergia con il sistema pubblico.>> In linea con le dichiarazioni di Milanese anche Trento mette In risalto la criticità delle limitazioni normative, che soffocano la possibilità per le cooperative mediche di fornire assistenza ai pazienti. Auspica comunque che l'accordo sulla medicina generale firmato in Friuli Venezia Giulia possa garantire maggiori margini di azione alla cooperazione.

Nel suo intervento il dottor Eliano Delfino, Direttore Sanitario della ASL 1 di Imperia, ha sottolineato il lavoro fatto dall'azienda con l'istituzione  di 8 AFT al quale, però, non è corrisposta l'organizzazione dei MMG in associazioni, a causa dell'assenza di un contratto integrativo regionale. Le relazioni con i medici di famiglia sono comunque ottime, tanto che la ASL sta valutando, con l'istituzione delle Case della Salute, la possibilità di delegare alla medicina generale la gestione di quei presidi assistenziali intermedi volti a diminuire gli accessi inappropriati in Pronto Soccorso ed in ospedale. Il Direttore Delfino ha invitato quindi i professionisti presenti ad associarsi, in modo da offrire una controparte organizzata alla ASL. Ulteriori novità per l'assistenza primaria arriveranno comunque con la pubblicazione del Libro Bianco da parte dell'Assessore regionale alla Salute Sonia Viale.

Anche l'Assessore comunale ai Servizi Sociali Costanza Pireri ritiene fondamentale la creazione di una rete di assistenza rivolta soprattutto agli anziani, che faccia da filtro rispetto ai ricoveri ed agli accessi impropri in Pronto Soccorso. Questa è un'esigenza imprescindibile per la regione Liguria ed in particolare per il Comune di Sanremo, vista l'alta percentuale di anziani presenti nella popolazione.

Alle presentazioni dei relatori ha fatto seguito un vivo dibattito, con interventi e richieste di chiarimenti da parte della platea.

Nelle sue conclusioni il Segretario Generale di Confcooperative Liguria Valerio Balzini ha individuato quattro parole chiave: <<Integrazione tra sanità e sociale; rete, per mettere insieme competenze e per rispondere ai bisogni complessi; sperimentazione, per anticipare i bisogni; comunità, per coinvolgere il capitale fiduciario del cittadino. Per dare seguito a quanto emerso- conclude Balzini- più  che trarre conclusioni è necessario rimboccarsi le maniche, proponendo delle sperimentazioni alla regione Liguria a cui Confcooperative darà  il suo pieno contributo.>>

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