leNOTIZIE

PIEMONTE, ACCLAMAZIONE PER SACCO

PIEMONTE, ACCLAMAZIONE PER SACCO
intervenuti, tra gli altri, il presidente del Consiglio regionale Boeti e il direttore regionale dell’assessorato Botti

Categorie: dal TERRITORIO

Tags:

Il 22 maggio si è tenuta l’assemblea elettiva di FederazioneSanità Piemonte. E’ stato all’unanimità confermato presidente Mario Sacco, che nel suo intervento ha ricordato i numeri importanti di questo settore: il movimento cooperativo piemontese conta 650 cooperative sociali e sanitarie attive nel comparto sanità, con 36 mila occupati, 1 miliardo di fatturato, 440 presidi accreditati e 12.305 posti letto, pari a un quarto del totale (dati Alleanza Cooperative Italiane Piemonte).

“Rinnoviamo la nostra richiesta alla Regione, come privato sociale cooperativo, di sostenere iniziative di sviluppo della sanità di territorio, in sinergia con il pubblico” ha affermato Mario Sacco “ a cui chiediamo di passare dalla modalità delle gare d’appalto a quella dell’accreditamento. Siamo pienamente disponibili a collaborare per una rimodulazione dell’offerta sanitaria, a fronte delle nuove richieste che emergono dai cittadini, anche da parte di coloro che vivono in aree svantaggiate, con minori servizi, e con minore mobilità. Si pensi che gli ultrasessantacinquenni sono ormai un quarto della popolazione piemontese”.

Dalle 1130 farmacie associate in cooperativa, alle cooperative di medici, alle strutture socio sanitarie e ambulatoriali, ai poliambulatori, ai servizi di telemedicina e teleassistenza, a quelli mutualistici, la cooperazione del comparto è già attiva con progettazioni e sperimentazioni a cui intende dare un più ampio sviluppo.

L’assessore regionale alla Sanità Antonio Saitta ha riconosciuto il lavoro svolto delle cooperative e ha confermato il proprio impegno a collaborare, non nascondendo le proprie preoccupazioni per quanti non condividono il valore universalistico dei servizi sanitari, a cui tutti, partendo dei più poveri, devono poter accedere: “Mi riferisco alle tante lobby che hanno una visione opposta alla nostra e alla vostra. La ricerca di nuovi modelli non deve dare spazio a quanti li invocano per fare della sanità uno spezzatino. Occorre un’unica regia, che tenga presente il Nord e il Sud d’Italia allo stesso modo, e che non dia spazio a chi lavora per un privato aggressivo”.

Il presidente nazionale della Federazione Giuseppe Milanese ha confermato l’impegno di tutta la cooperazione italiana del comparto per il mantenimento del principio universalistico, collaborando con progettazioni che siano centrate sui bisogni e sul valore della persona, a cui il privato sociale crede molto, e che si avvalgano del modello cooperativo, quale strumento inclusivo e partecipato dalle comunità locali, in collaborazione sinergica con il pubblico.

Sono intervenuti, tra gli altri, il presidente del Consiglio regionale del Piemonte Nino Boeti e il direttore regionale dell’assessorato alla Sanità Renato Botti.
Numerosa la partecipazione dei dirigenti delle cooperative, che, tra l’altro, hanno approvato una modifica statutaria con la quale, da oggi, la federazione si chiamerà: Confcooperative Sanità Piemonte.

Tag: