Papa Francesco è intervenuto con un videomessaggio al Terzo Festival della Dottrina Sociale della Chiesa, esprimendosi sulla cooperazione cattolica, la quale: “Testimonia la forza della fede in grado di ispirare azioni concrete per rispondere ai bisogni della nostra gente ed è un soggetto in grado di pensare alle nuove forme di Welfare”.
Il Papa ha raccontato di quando aveva 18 anni e sentì suo padre tenere una conferenza sul cooperativismo cristiano. "Da quel tempo - dice - io mi sono entusiasmato, ho visto che quella era la strada. E' proprio la strada per una uguaglianza, ma non omogeneità, una uguaglianza nelle differenze. Io ricordo ancora - ha aggiunto - la riflessione del mio papà riferendosi alla cooperativa: va avanti lentamente, ma e' sicura”.
Il Papa ha raccontato, inoltre, di aver incontrato alcuni rappresentanti del mondo delle cooperative: "Qui, in questo salotto, abbiamo avuto una riunione, mesi fa. Mi ha molto consolato e penso sia una buona notizia per tutti sentire che, per rispondere alla crisi, si è ridotto l’utile, ma si è mantenuto il livello occupazionale. Il lavoro è troppo importante. Lavoro e dignità della persona camminano di pari passo. La solidarietà va applicata anche per garantire il lavoro; la cooperazione rappresenta un elemento importante per assicurare la pluralità di presenze tra i datori del mercato. Oggi essa è oggetto di qualche incomprensione anche a livello europeo, ma ritengo che non considerare attuale questa forma di presenza nel mondo produttivo costituisca un impoverimento che lascia spazio alle omologazioni e non promuove le differenze e l’identità".
Le forme cooperative costituite dai cattolici come traduzione della Rerum Novarum testimoniano la forza della fede, che oggi come allora è in grado di ispirare azioni concrete per rispondere ai bisogni della nostra gente. Oggi questo è di estrema attualità e spinge la cooperazione a diventare un soggetto in grado di pensare alle nuove forme di Welfare. Il mio auspicio è che possiate rivestire di novità la continuità. E così imitiamo anche il Signore, che sempre ci fa andare avanti con sorprese, con le novità".
Domenica scorsa, nell'incontro con le famiglie e gli ospiti del Centro diurno Gestito dalla Cooperativa OSA, il Papa ha poi esortato a proseguire su questa strada, mostrando vicinanza e affetto a tutti i presenti, ascoltando con pazienza le parole dei ragazzi, donando loro abbracci e commozione e ricevendo in dono una maglietta con tutte l’impronta delle loro mani e firme.
In un tempo in cui sembra prevalere la confusione e lo smarrimento questo Uomo è un chiaro dono al mondo, che tutti possono con facilità seguire, in tutte le nostre giornate.