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IMPORTANTE ACCORDO SULL'ASSISTENZA AI MALATI PSICHIATRICI

IMPORTANTE ACCORDO SULL'ASSISTENZA AI MALATI PSICHIATRICI
Lo hanno siglato Regione, Confcooperative e Legacoop

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Si conclude positivamente per la cooperazione sociale che presta assistenza alle persone che soffrono di disturbi psichiatrici un lungo e faticoso percorso intrapreso con la Regione Emilia Romagna fin dal 2007. E' stato infatti firmato l’accordo che sigla il sistema di requisiti e di tariffazione unico regionale per le strutture residenziali psichiatriche accreditate gestite da cooperative sociali. Fin dall'inizio l'analisi svolta con la Regione aveva confermato la convinzione che l’estrema differenziazione di costi e trattamenti presenti sul territorio regionale in questi servizi richiedesse un intervento che potesse ricondurre ad una sistematizzazione delle esperienze, fissando requisiti e costi minimi a cui fare riferimento, in modo tale che come ha detto l’Assessore alle Politiche per la Salute della RER, Carlo Lusenti, “non sia la zona territoriale, il differente codice postale, a decidere il livello degli standard assistenziali di cui godono queste persone”, così toccate dalla sofferenza, ma si possa godere in tutto il territorio regionale di eguali standard di servizio, riconosciuti da adeguati livelli tariffari.

Si tratta del primo accordo triennale firmato tra la RER e la cooperazione sociale in questo ambito di attività e supera le modalità sin qui seguite a livello locale, quindi con tariffe disomogenee a seconda del territorio. In Emilia-Romagna sono 18 le strutture residenziali psichiatriche gestite da Enti no profit, con 282 posti letto. Nel 2012 sono state 341 le persone assistite. Il superamento della disomogeneità presente non vuole, comunque, impedire lo sviluppo ulteriore e differenziato delle iniziative e delle diverse esperienze locali, dove spesso si concretizzano culture e patrimoni storici di realtà anche assai evolute e di alta qualità, ma fissare piuttosto il livello di garanzia minimo per tutti, pazienti e gestori dei servizi.

Da questo momento, quindi, si rafforzeranno le realtà locali, anche mediante il consolidamento del ruolo delle attività di cura territoriale e di inserimento sociale, abitativo e lavorativo di queste persone. Rafforzando anche il legame e la collaborazione con il servizio pubblico territoriale e con le famiglie dei pazienti. L’obiettivo dell’accordo è qualificare la funzione terapeutico-riabilitativa delle residenze sanitarie psichiatriche nel sistema di cura del Dipartimento di salute mentale, consolidando al tempo stesso il ruolo del servizio territoriale (il Centro di salute mentale) per la progettazione, il coordinamento e il governo dei percorsi clinico-assistenziali dei pazienti per tutta la durata della permanenza in residenza. I nuovi requisiti di accreditamento sui quali l’accordo regionale si basa definiscono standard più stringenti per l’organizzazione degli operatori nelle strutture residenziali psichiatriche, per i tempi di permanenza delle persone assistite e per quanto riguarda la verifica del progetto riabilitativo personalizzato e la valutazione dei risultati. Una particolare attenzione viene data inoltre alla continuità assistenziale con il Centro di salute mentale e alla condivisione del progetto assistenziale con il paziente e la sua famiglia. Ora l’obiettivo è raggiunto e, come dichiarato dai presidenti delle Centrali cooperative regionali, firmatarie dell’accordo, Francesco Milza per Confcooperative e Giovanni Monti per Legacoop, tali obiettivi condivisi, pur conquistati con fatica e un lungo tempo di elaborazione, sono stati raggiunti in modo condiviso. Un segnale inequivocabile del senso di responsabilità e dello spirito collaborativo della cooperazione sociale in questa regione che ha la responsabilità della gestione della gran parte dei servizi alla persona, in tutti gli ambiti assistenziali e di inclusione sociale e lavorativa.

I presidenti, esprimendo, insieme all’Assessore Lusenti, soddisfazione per il risultato raggiunto hanno auspicato che il metodo e il clima che hanno caratterizzato questo percorso possa informare ogni ambito di comune interesse tra l’Amministrazione Regionale e la cooperazione dell’Emilia-Romagna.
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