Al taglio del nastro avvenuto il 24 Ottobre oltre all’Assessore Saitta, che ha espresso il plauso per un’iniziativa realizzata grazie ad un project financing e data in gestione al Consorzio Socialcoop, erano presenti il Sindaco di Ceresole d’Alba, Franco Olocco, Pier Giorgio Reggio, consigliere della Fondazione CRC e il presidente regionale di Confcooperative Sanità Mario Sacco.
“Confcooperative Sanità Piemonte crede molto in questo nuovo poliambulatorio”, spiega Sacco, Presidente regionale della Federazione e Presidente di Confcooperative Asti-Alessandria, “si tratta di un progetto sperimentale che va nella direzione di creare strutture in grado di offrire servizi sociosanitari in modo diffuso sul territorio. Non è peraltro la prima volta, poiché la cooperazione ha già realizzato altrove esperienze di questo tipo. La presenza dell’Assessore Saitta, oltre alle istituzioni locali, è dimostrazione dell’impegno e della collaborazione pubblico-privato che sempre più diventa fondamentale per garantire i servizi sanitari sul territorio. Questi servizi”, conclude Sacco, “sono infine un esempio di quella filiera socio-sanitaria in cui crediamo molto come Confcooperative dal punto di vista dell’impegno intersettoriale, perché in queste realtà sul territorio sono coinvolte cooperative provenienti da più settori, dalla sanità al sociale, senza dimenticare i servizi e non ultime le cooperative agricole per la fornitura dei prodotti nelle mense.”
Il Poliambulatorio, promosso da SocialCoop, Consorzio di Cooperative Sociali di Asti aderente a Confcooperative, in collaborazione con la Cooperativa Sociale Opera e con il supporto di Fondazione CRC, è attivo dal 1° Ottobre e offre prestazioni specialistiche accessibili a tutti i cittadini in regime di libera professione. Nel poliambulatorio sono presenti medici specialistici in cardiologia, fisioterapia, ortopedia, psicologia, psichiatria, diabetologia, nutrizione e dietorapia, vi è inoltre la possibilità di effettuare esami, offrendo così l'opportunità agli abitanti di Ceresole d’Alba e dei paesi limitrofi di non spostarsi di troppi chilometri per raggiungere le sedi ospedaliere già esistenti.