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RECOVERY FUND E SANITA'

RECOVERY FUND E SANITA'

L'intervento del Presidente Milanese al Consiglio Territoriale di Confcooperative Romagna.

Categorie: dal TERRITORIO

Tags: Milanese ,   Confcooperative Romagna

“E’ in arrivo una marea di risorse, aspetto assolutamente positivo, ma in un sistema frammentato come il nostro il rischio è che questi si disperdano in un mare di rivoli. Per questo sono intimamente convinto che serva una legge di riforma del SSN che, senza snaturarne la matrice universalistica, sia in grado di mobilitare tutte le forze utili ad affrontare due emergenze nazionali: le cronicità e le non autosufficienze.”

“Per questa ragione – ha proseguito il Presidente di #Confcooperative Sanità - come Federazione stiamo moltiplicando i nostri sforzi di dialogo con la Politica e le Istituzioni per incrementare i volumi dell’offerta di servizi, che per ADI e RSA sono storicamente a livelli molto bassi, per qualificare gli stessi dal punto di vista qualitativo e per fare della #cooperazione un attore al centro di questo sistema che sta vivendo un momento di grande fermento. Un fermento testimoniato dagli importanti passi avanti contenuti nell’ultima legge di Bilancio, con il Comma 406, nel lavoro svolto dalla Commissione presieduta da Monsignor Paglia e, naturalmente nel PNRR. Un Piano che presenta luci ed ombre, da una parte con la prolificazioni di strutture pubbliche (case ed ospedali di comunità), dall’altro con un importante incremento delle risorse per le cure domiciliari, ma che se non adeguatamente incanalate rischiano di lasciare ampie fasce di nuovi assisti scoperti.” 

“Per dare concretezza a queste novità senza dimenticare questioni cruciali ed irrisolte come la governance del nuovo sistema e la carenza di personale – secondo Milanese – le “5R” di #Confcooperative Sanità mostrano tutta la loro attualità: regia unica nazionale per risorse, programmazione e regole (la seconda R) ispirate a standard di qualità; ruolo, che va riconosciuto al privato no profit come agente sussidiario del SSN; reti di professionisti in grado di realizzare quel continuum tra cure domiciliari, RSA e centri diurni, senza trascurare la medicina generale e la farmacia dei servizi; rigore nella misurazione dell’efficacia assistenziale attraverso metodologie rigorose.” 

“A proposito di reti- ha voluto precisare concludendo il Presidente Milanese – le RSA rimangono un setting fondamentale, a patto che tali strutture evolvano aprendosi al territorio e integrandosi con gli altri servizi, investendo sulla professionalità dei propri operatori e in tecnologie. Nessuna contrapposizione tra servizi, dunque, ma continuità in una logica di superamento dei silos assistenziali che per troppo tempo hanno caratterizzato il nostro sistema." 

Il Presidente Milanese è stato preceduto da un intervento del Segretario Generale Marco Venturelli che ha tracciato, a beneficio del gruppo dirigente dell’Unione romagnola, un quadro complessivo del PNRR delineandone opportunità e rischi. Certo è che a partire dai capisaldi contenuti nel Piano – ha spiegato il Segretario Generale di #Confcooperative - le 48 riforme propedeutiche previste cambieranno faccia ad interi settori produttivi ed al Paese nel suo complesso. Confcooperative, a tutti i suoi livelli, sarà dunque chiamata ad uno sforzo importante di monitoraggio e di proposizione. Venturelli ha chiuso con un monito: la cooperazione in questi anni ha sviluppato un forte capacità di resilienza a fronte di un Paese che non cresceva; ora dovrà essere capace di adattarsi ed intercettare la crescita.