"Il grande capitale entra in sanità e tenta di comprare il nostro lavoro, ma noi non siamo in vendita. Ma per resistere alla forza di soggetti con risorse economiche e finanziarie così grandi, per non svendere il nostro lavoro e la nostra identità dobbiamo saper innovare la nostra organizzazione, investire in tecnologie, trovare investitori che ripsettino la nostra natura mutualistica e solidaristica ed essere in grado selezionare e rinnovare il nostro gruppo dirigente. Trovare giovani capaci di guidare nel prossimo futuro la cooperativa è un compito che deve impegnare prioritariamnte il nuovo CdA."
"Abbiamo cambiato le regole di questo Paese, portando l’ADI in accreditamento e in questo settore dobbiamo crescere e svilupparci, ma anche stabilizzare e mantenere le altre aree. Lo faremo preservando la natura di OSA che è quella di essere al servizio della salute, al fianco del SSN. Una cooperativa che agisce per le persone e con le persone. La via per i prossimi tre anni è dunque tracciata:unità e coesione, valorizzazione dei nostri professionisti, creazione di un modello assistenziale made in OSA. Un seminato in cui ad orientarci ci sarà sempre la stella polare dello spirito cooperativo."
Dopo le testimonianze e gli interventi degli ospiti, è con queste parole che il Presidente Milanese traccia la strada da seguire nel prossimo futuro. Un compito affidato al nuovo CdA, che guiderà la Cooperativa nei prossimi 3 anni. La proposta di rinnovo del Consiglio di Amministrazione, approvata all’unanimità dall'Assemblea ha confermato Giuseppe Milanese in qualità di Presidente, affiancato da Massimo Proverbio, Tommaso Vincenzo Milanese, Flaviano Ponziani e Daniele Palumbo (consiglieri).
Presenti anche i vertici di Confcooperative nella persona del Presidente confederale Maurizio Gardini.
"Un' Assemblea di forti emozioni. Sono molto orgoglioso di voi - ha affermato Gardini. Avete lavorato in modo straordinario ed eroico nel corso di una pandemia che ha incrinato tutte le certezze. La prossima riscrittura delle regole dell'assistenza sanitaria dovrà riconoscere il ruolo e il valore della cooperazione sanitaria e delle sue punte avanzate come OSA. Da solo il pubblico non può farcela - ha concluso il Presidente di Confcooperative - ha bisogno delle competenze del cuore e della passione di Osa e della cooperazione sanitaria."